Tanti residenti e turisti approfittano delle visite promosse con la “Ecclesia card”

ARTE.

Dal 19 aprile, data in cui è stato aperto al pubblico il campanile cilindrico e presentata l’Ecclesia card, si è creata una sinergia tra più luoghi d’arte, nei quali i turisti ed i cittadini residenti si sono recati in visita non solo per un motivo storico-artistico ma anche per un interesse ‘pastorale’. Un modo nuovo per cristianizzare oggi la società in continuo divenire è infatti anche tramite i beni culturali. La Chiesa favorisce un nuovo umanesimo attraverso la fede che ‘tende per sua natura ad esprimersi in forme artistiche e in testimonianze storiche aventi un’intrinseca forza evangelizzatrice e una valenza culturale’. L’intento è quello di far fruire il ricco patrimonio ecclesiastico della diocesi tifernate sia per il suo valore artistico che per quello pastorale. Il valore artistico è noto: il Museo del duomo ospita importanti opere di oreficeria come il Paliotto (sec. XII), il Tesoro di Canoscio (sec.VI), ma anche pitture come il Cristo in gloria di Rosso Fiorentino, la Madonna col Bambino e san Giovannino di Pintoricchio, sculture come il Crocifisso di scuola di Giuliano da Sangallo (sec. XIV), e la pergamena dell’imperatore Federico Barbarossa. Il campanile a pianta cilindrica è unico per il suo stile romanico (sec. XI) terminante in stile gotico, con una doppia fila di aperture. L’oratorio di san Crescentino a Morra, dedicato al Santo martire, primo evangelizzatore dell’Alta Valle del Tevere, ospita affreschi del cortonese Luca Signorelli del sec. XVI raffiguranti tra gli altri la Flagellazione e la Crocifissione di Cristo. Tale patrimonio è intimamente legato al vissuto ecclesiale, in quanto documenta il percorso fatto dalla Chiesa lungo i secoli, nel culto, nella catechesi, nella cultura e finisce per documentare l’evolversi della vita culturale e religiosa oltreché il genio dell’uomo. L’Ecclesia card è stata acquistata dalla stragrande maggioranza dei visitatori che, in occasione delle trascorse festività, ne hanno colto non solo il vantaggio economico ma anche l’indicazione turistica del circuito umbro-toscano. Il pacchetto di offerta per la visita al Museo diocesano, al campanile cilindrico e all’oratorio di San Crescentino a Morra ha interessato anche molti cittadini residenti, che hanno colto questa occasione per vedere o rivedere le bellezze storico-artistiche della loro città. In modo particolare il campanile cilindrico ha richiamato la curiosità e l’interesse dei tifernati. La struttura ha non solo un valore artistico-architettonico, unico nel suo genere, ma è un importante simbolo di richiamo ai valori cristiani della comunità generale e locale.