Torna l’organo a San Giovanni

Lo strumento liturgico torna a suonare dopo gli interventi dei corsisti di Organaria dell'Istituto d'Arte di Gubbio

L’organo “Morettini” della chiesa di San Giovanni è tornato a parlare con le note della Grosseorgelmesse di Franz Joseph Haydn. Il pregevole strumento musicale costruito nel 1881 da Nicola Morettini, figlio di Angelo, della famosa bottega di organari perugini, è stato restituito alla sua funzione liturgica dopo il restauro eseguito dal Corso di Organaria dell’Istituto d’Arte di Gubbio. Il recente concerto, tenuto dalla “Cappella Musicale Cantores Beati Ubaldi”, diretta dal Maestro Renzo Menichetti, ha fatto apprezzare al pubblico presente la rinnovata perfezione sonora di uno strumento dalla notevole ricchezza timbrica, definito da Mozart il “Re degli Strumenti”. L’organo dalla cassa autonoma, ospitato nella duecentesca Chiesa di San Giovanni, è di medie dimensioni e di pregevole fattura ed è il primo dei sette Morettini, presenti nelle principali chiese eugubine, ad essere restaurato in collaborazione con i ragazzi della sezione Restauro dell’Istituto d’Arte di Gubbio. “Avevo in animo da tempo – spiega il Maestro Renzo Menichetti, fautore dell’iniziativa di recupero – di farmi promotore del restauro del patrimonio organario cittadino legato ai Morettini di Perugia. Il progetto è nato dall’intuizione di dare un impulso alla cultura e di offrire uno sbocco occupazionale nuovo: quest’idea ha dato così vita al Corso di Organaria presso l’Istituto d’arte”. Un’iniziativa importante che unisce strettamente l’inestimabile ricchezza del patrimonio artistico cittadino con un bisogno reale di occupazione per i giovani, combinazione tra l’esigenza di riportare in vita pezzi d’arte abbandonati al trascorrere del tempo e la necessità di promuovere la nascita di professionalità nuove sul territorio. “Con il preside dell’Isa, Giovanni Meli – prosegue Renzo Menichetti – abbiamo stabilito di poter continuare l’esperienza legata ai segreti dell’organaria, affinché si crei a Gubbio un punto di riferimento a livello nazionale, una vera e propria Scuola d’Arte Organaria, ulteriore peculiarità per l’istituto eugubino e, perché no, per la Scuola europea del Restauro”. I ragazzi che hanno frequentato il corso di 332 ore finanziato dalla Provincia di Perugia – Ivana Baldinelli, Lucia Berrettoni, Marco Calzettoni, Maria Felicetti, Martina Lupatelli, Maria Mancini, Stefano Mattiacci, Mattia Pierini e Roberta Villa – si sono dichiarati soddisfatti del singolare intervento sulla parte meccanica e sulla cassa lignea dello strumento ed entusiasti della possibilità di restituire un pezzo di storia all’uso liturgico e concertistico.

AUTORE: Beatrice Vergari