Tre ‘nuovi nati’ nella notte

NELLA VEGLIA del Sabato santo il Vescovo conferirà a 3 adulti i sacramenti dell'iniziazione cristiana

Sabato 7 aprile, inizio ore 22, si celebra nella cattedrale di San Lorenzo la Veglia di Pasqua. Questa liturgia, oltre ad essere il culmine del Triduo pasquale, rappresenta anche un momento importante per la vita spirituale di tre nuovi cristiani della diocesi di Perugia – Città della Pieve. La Veglia pasquale è infatti ‘madre di tutte le veglie’ e generatrice di fede: appare quindi naturale che proprio in questa occasione tre persone adulte ricevano l’iniziazione cristiana. Si tratta di Dramone Vaguè, originario del Mali, e di Olga e Claudia, tutti residenti a Perugia. I tre ‘catecumeni’, che hanno scoperto la fede da adulti, cominceranno la loro vita nella comunità cristiana in questo momento, ricevendo dal Vescovo, nella stessa celebrazione, i sacramenti del battesimo, della cresima e della comunione, come avveniva anticamente. Mons. Chiaretti battezzerà Dramone Vaguè, Olga e Claudia subito dopo l’omelia della Veglia; seguirà il sacramento della confermazione, poi la liturgia proseguirà canonicamente ed al momento della celebrazione eucaristica i tre catecumeni riceveranno per la prima volta l’eucaristia. Quella della Veglia sarà anche la prima liturgia eucaristica alla quale assisteranno per intero, visto che nelle celebrazioni a cui hanno finora partecipato vivevano solamente la liturgia della Parola. Nei tre anni di preparazione Dramone Vaguè, Olga e Claudia sono stati seguiti e formati nelle parrocchie di Prepo e di Santo Spirito da famiglie che hanno ricoperto il ruolo di accompagnatori del catecumenato, ovvero di coloro che si sono impegnati ad avvicinarli alla fede cristiana. A Perugia il Servizio diocesano del catecumenato è composto da un’équipe di persone nominate dall’arcivescovo Chiaretti, che sono don Sauro Scarabattoli, Massimo Liucci, Luciano Giulianelli, Alberto Merini e suor Roberta Vinerba. Compito dell’équipe è di seguire e formare coloro che si rendono disponibili ad essere accompagnatori dei catecumeni e, ovviamente, i catecumeni stessi. Attualmente sono 15 gli adulti della diocesi che hanno scelto di vivere il cammino di catecumenato. La maggior parte di essi, come del resto è avvenuto per Dramone Vaguè, Olga e Claudia, non hanno avuto delle famiglie cristiane che permettessero un’iniziazione cristiana da bambini, così la fede è arrivata in età adulta ed il catecumenato ha rappresentato un momento per riflettere e discernere esaustivamente la scelta matura di diventare cristiani. Messa del crisma. ‘Ragazzi, siate forti, resistete al male’, poi il Vescovo ha ringraziato i sacerdotiL’omelia del Vescovo si è commisurata con le due categorie di persone protagoniste dell’assemblea, i ragazzi e i preti. I ragazzi/e numerosi e allegri erano i cresimandi per i quali è stato consacrato il crisma, l”olio di oliva dei nostri colli con il profumo di bergamotto offerto dagli amici di Locri’, ha tenuto a dire mons. Chiaretti, che l’anno scorso sostenne la protesta del vescovo di Locri Bregantini e dei suoi giovani, che erano stati ostacolati nella produzione del bergamotto nei terreni sottratti alla mafia. Ai ragazzi presenti l’Arcivescovo si è rivolto all’inizio dell’omelia ringraziandoli ed esortandoli ad essere sempre belli e forti, anche di fronte alle insidie e resistendo ad ogni forma di male. Si è poi rivolto con particolare intensità ai preti, ringraziandoli per il servizio pastorale svolto con sacrificio e fedeltà in mezzo alla gente. Ha insistito su questo ‘stare in mezzo alla gente come il pesce nell’acqua’ che oggi è proprio solo dei preti, ed è una benedizione per tutta la società. Mons. Chiaretti, commentando l’esortazione del Papa sull’eucaristia, ha invitato i preti a nutrirsi spiritualmente e con i loro fedeli, dell’adorazione eucaristica per realizzare quella ‘rivoluzione copernicana’ che consiste nell’amore. A questo proposito ha invitato tutta l’assemblea a partecipare in modo massiccio alle celebrazioni eucaristiche. All’inizio il vicario don Gualtiero Sigismondi ha ricordato il senso di tutta la celebrazione, ha poi fatto gli auguri all’Arcivescovo ed ha salutato i preti che hanno ricordato il 40’di messa, don Augusto Aligeri, don Orlando Sbicca, padre Francesco D’Amore, padre Mario Finauro.

AUTORE: Martino Bozza