Un bonus se la donna non abortisce

LA PROPOSTA

Finalmente una bella notizia: la Regione Lombardia erogherà 4.500 euro alle donne che rinunciano all’aborto, pur vivendo in condizioni economiche precarie. Si tratta di un bonus mensile di 250 euro per 18 mesi, reso possibile da un primo stanziamento per la creazione del fondo Nasko.“Nessuna donna – ha annunciato il presidente Formigoni – dovrà più abortire nella nostra regione a causa di difficoltà economiche”. Purtroppo non si abortisce solo in Lombardia, ma anche nelle altre regioni, Umbria compresa, che si posiziona tra le prime regioni in Italia. Ma al di là dei numeri, mai così importanti come in questa tematica, mi chiedo se in Umbria sia possibile seguire la Lombardia con l’adozione di un provvedimento come quello adottato da Formigoni. Che poi non è altro che l’attuazione integrale della legge 194/78, dove si prevede (art. 5) che la donna va aiutata a “rimuovere le cause che la porterebbero alla interruzione della gravidanza”. Poiché in Umbria il 50% delle interruzioni viene effettuato per motivi economici e sociali, il bonus si inserirebbe in tale contesto legislativo. Ma a chi ricorrere? Alla Governatrice e alla sua Giunta? Sarebbe la via più giusta, se l’iniziativa non fosse criticata per principio e non fosse esposta a gratuita ironia e ad “altrismo” (“Ci vuole ben altro per fermare la piaga dell’aborto!”). Allora ai cattolici che siedono sugli scranni regionali, sia di maggioranza che di opposizione. Per questi sarebbe un’occasione d’oro per prendere posizione sulla iniziativa lombarda e per l’attuazione completa della 194. Mi rivolgo altresì a tutte le associazioni cattoliche o no, che credono che l’embrione non sia un grumo di cellule da sopprimere ma un essere umano da salvare anche a fronte di indigenze economiche. Faccio appello alla Ceu e al suo Presidente, sempre pronti ad iniziative a favore degli ultimi e degli indifesi (vedi anche il recente rilancio del Fondo di solidarietà), affinché promuovano o rafforzino campagne di sensibilizzazione verso un problema che non è solo dei cattolici, ma di tutti. Vorrei attivare non solo un dibattito sul bonus lombardo, ma anche una serie di iniziative volte a far giungere alle istituzioni un messaggio chiaro per far saltare l’equazione: povertà = aborto. L’Associazione medici cattolici (Amci) di Perugia si fa promotrice di progetti mirati e si pone a disposizione collaborante di coloro che lo credono possibile.

AUTORE: Mario Timio