Un oratorio nell’acropoli

TODI. Inaugurato, dopo un periodo di chiusura, l'oratorio cittadino "Mario e Teresa Ferdinandi"

Il 12 giugno scorso mons. Giovanni Scanavino si è incontrato a Todi in quello che è conosciuto da tanti come “orto del Vescovo” con una folla di cittadini, tra cui molti giovani ed operatori dell’Azione cattolica, della Croce rossa e dell’Unitalsi, per inaugurare il nuovo centro d’incontro sociale della cittadinanza tuderte posto in questo spazio “tra il Duomo e l’Oratorio”, con un brano della prima Lettera di San Giovanni Apostolo che chiede ai padri di trasmettere la conoscenza di Dio ai figli perché la sua Parola si radichi e dia loro la forza di non cedere al fascino delle cose di questo mondo e vincere il confronto con le forze del male. Il nuovo oratorio cittadino, in cui avrà sede anche il circolo Acli, è stato intitolato a Mario e Teresa Ferdinandi, due giovani tuderti che hanno fatto della loro vita e con la loro santa morte uno strumento per attrarre i giovani verso Dio; la loro testimonianza cristiana è stata ricordata anche da mons. Decio Lucio Grandoni, vescovo emerito di Todi che, attraverso la sua lunga esperienza di sacerdote e di vescovo, ha ripercorso il cammino storico che ha portato alla creazione di questo centro aggregativo: da un’idea del vescovo De Santis e per opera del vescovo Fustella l’orto venne trasformato in spazio sociale d’apostolato cristiano, sede di tante iniziative, sorte all’ombra del maestoso leccio che Pasquale Farinelli piantò nel 1930 e che continua a rappresentare la solida continuità della vita della nostra diocesi. Solo l’irresponsabilità di alcuni frequentatori aveva costretto il vescovo Grandoni a chiudere, più di un anno fa, la vecchia struttura della quale ora, dopo la ristrutturazione, il vescovo Giovanni ha riaffermato l’importanza. L’oratorio svolgerà le sue attività in stretto collegamento con le parrocchie cittadine e soprattutto con le famiglie dei giovani, che potranno valersi di una presenza discreta ma attiva di adulti, genitori e sacerdoti, con la partecipazione dello stesso Vescovo. Mons. Scanavino ha benedetto la struttura invitando tutti ad operare nella società come lieviti ad imitazione del Cristo, ed il canto corale di “Azzurro” ha concluso simpaticamente la cerimonia ufficiale ricordando con le parole di Celentano l’importanza di avere “almeno un prete per chiacchierare” che possa aiutare a superare la solitudine e la noia esistenziale che affligge spesso la complessa vita giovanile; la festa è poi continuata fino a tarda notte con la musica.

AUTORE: Renato Domenico Orsini