Un secolo di scuola Bonucci

Il benemerito istituto per l'infanzia ha progetti di ampliamento

Le celebrazioni per il centenario della scuola dell’infanzia ‘Lucio Bonucci’ a Ponte Felcino si sono aperte ufficialmente domenica 20 novembre con una solenne liturgia officiata da mons. Mario Ceccobelli, vescovo di Gubbio, già parroco per tredici anni della parrocchia di Ponte Felcino. Se è vero che la scuola è nata 100 anni fa, frutto dell’intuizione e della visione filantropica della famiglia Bonucci, allora proprietaria del Lanificio, primo stabilimento industriale nel territorio perugino, e se è vero che nei decenni successivi la stessa famiglia, grazie alla munificenza e alla sensibilità della nobildonna Caterina Bonucci, ha continuato a sovvenzionare la scuola, è anche vero che a partire dal secondo dopoguerra, in particolare dalla fine degli anni ’50, è la comunità di Ponte Felcino e Villa Pitignano, consapevole dell’importanza di questa struttura, che se ne è fatta carico, assumendosi in prima persona la gestione economico-amministrativa della scuola e sostenendola nei momenti difficili, che non sono mancati. Risale addirittura al 1960 la costituzione del primo consiglio di amministrazione eletto dai capifamiglia residenti dei due paesi, e l’aspetto che rende davvero originale questa esperienza, forse unica nel panorama regionale di quegli anni, è che la qualità di socio di questa associazione, nata spontaneamente, si assumeva unicamente col fatto di risiedere nei paesi di Ponte Felcino e Villa Pitignano, tanto che fino a pochi anni fa le convocazioni per le assemblee dei soci venivano fatte attraverso manifesti affissi nei luoghi pubblici. Il comitato organizzatore, presieduto da Paolo Spaccia, nell’allestire il programma, ha cercato di privilegiare la qualità, mettendo in campo quelle che sono le eccellenze presenti nel territorio, qualità che in alcuni casi si coniuga con l’originalità: ne è un esempio il concerto che si terrà il 14 maggio, nel quale il coro polifonico felciniano ed un complesso d’archi eseguiranno in prima assoluta un’opera appositamente composta dal maestro Antonio Rossi, giovane compositore già affermato, le cui opere sono state eseguite anche nell’ultima edizione della Sagra musicale umbra. All’interno della cappella attigua alla scuola, che ha sempre goduto dell’affetto della popolazione, verranno collocate due opere: una scultura di Massimo Arzilli che raffigurerà madre Clelia Merloni, fondatrice della congregazione delle ‘Apostole del Sacro Cuore’, e un ciclo pittorico del maestro Roberto Banfi Rossi che, oltre a rappresentare un soggetto sacro, proporrà alcuni momenti salienti della vita di questa scuola. In programma anche la pubblicazione di un agile volume che rievocherà la storia della scuola, dalle origini ai nostri giorni e conterrà molte foto d’epoca. La scuola Bonucci, d’altra parte, non guarda solo al passato ma anche al futuro: nel corso delle giornate conclusive, infatti, verrà presentato al pubblico il progetto dell’ampliamento della scuola. L’Associazione di promozione sociale che amministra la scuola, infatti, ha in animo di realizzare un’altra ala che conterrà nuove aule e spazi didattici, per venire incontro alle crescenti esigenze della popolazione scolastica; un progetto che richiede ingenti risorse economiche e per il quale l’Associazione si sta già muovendo anche presso le istituzioni pubbliche.

AUTORE: Stefano Vicarelli