Una bella pagina di storia perugina

Università per Stranieri. Inaugurazione dell'anno accademico di un'istituzione il cui spirito da 80 anni viene 'esportato' da tanti ex allievi. Tra loro, l'attuale governatrice del Canada

Con speciale solennità è stato inaugurato il 21 luglio, l’Anno accademico (2005-2006) dell’Università italiana per stranieri. La particolarità è data dall’80’anniversario di fondazione di questa istituzione. Un’occasione che ha dato luogo alla rivisitazione della storia della Stranieri e delle fasi del suo sviluppo, dall’inizio di sapore nazionalistico, come Scuola superiore di lingua e cultura italiana, all’attuale struttura di Facoltà universitaria. Nella relazione del rettore Stefania Giannini sono state messe in luce tutte le attività interne svolte nonché la vitalità dell’istituzione che vede moltiplicati gli iscritti ai corsi, studenti provenienti da tutte le parti del mondo (6.832 quest’anno rispetto ai 6.633 dell’anno scorso), con un incremento da Paesi come Canada, Cina, Brasile, Corea, Russia, Polonia, Stati Uniti. A questi studenti, come dall’inizio della sua fondazione voluta dal primo rettore Astorre Lupattelli, l’Università risponde con corsi di lingua e cultura che si articolano in una periodizzazione piuttosto leggera e funzionale alla richiesta delle persone. Naturalmente vi è anche la Facoltà vera e propria frequentata prevalentemente, ma non esclusivamente, da studenti italiani con corsi di lauree specialistiche in ambito comunicativo e pubblicitario. Non sono mancate, nella relazione della Giannini, rilievi critici nei confronti della politica italiana per la ricerca e l’università, per la quale si impiegano insufficienti risorse. Ciò nonostante sono stati presentati interessanti progetti di ampliamento e sviluppo dl iniziative didattiche e scientifiche. La giornata di inaugurazione è stata arricchita e resa ancora più viva e interessante dalle vivaci dichiarazioni di una studentessa del Camerun, che ha raccontato di aver realizzato nel suo Paese un centro dove si insegna la lingua italiana, cercando di ricalcare il modello perugino nel senso della promozione della interculturalità. Analogo interessante intervento di uno studente italiano che ha rilevato come, pur studiando in una facoltà del tutto simile a quella degli altri atenei italiani, qui si respira una clima internazionale e interculturale che costituisce l’elemento aggiuntivo e il punto di eccellenza. Ma la giornata è stata soprattutto dominata dalla presenza di una personalità di spicco fuori del comune, quella della Governatrice generale del Canada, Michaelle Jean. Una giovane donna cui è stata conferita la laurea honoris causa per meriti linguistici, culturali e sociali. È la prima volta che viene conferito questo titolo dall’Università per Stranieri di Perugia ed è un segno importante che venga dato ad una ex alunna. (La seconda laurea ad honorem è stata conferita il giorno dopo ad un altro ex alunno, il regista turco Forzan Ozpetek). Nella lezione dottorale della Jean è stato possibile riscoprire la storia avventurosa di una ragazza di colore di diciassette anni che scappa dal suo Paese, Haiti, per conoscere il mondo e scopre, come ha detto lei, ‘la parola’ e la cultura italiana, in modo particolare nell’Università di Perugia. Con accenti commossi ha descritto la sua vicenda, che l’ha portata poi a impegnarsi nelle relazioni umane, con spirito di responsabilità e di universalità. In questa occasione è stata raccontata una bella pagina di storia perugina e universitaria, che fa onore alla cultura italiana e segna un passo avanti nella speranza di comprensione tra i popoli.

AUTORE: e.b.