Una ragazza ‘libera’ di donarsi a Dio

Professione perpetua di Rossella Cancella, ex calciatrice, nelle 'Suore del Piccolo Testamento'

Dal clamore dei campi di calcio della C femminile, al raccoglimento silenzioso dell’eremo; dall’Università ‘la Sapienza di Roma’ all’università della vita, dove dare testimonianza concreta di un cristianesimo vissuto in tutta la sua pienezza; dagli abiti di lusso ad un modestissimo saio. Questa la radicale scelta di Rossella Cancella, nata a Favara in Sicilia ventinove anni fa, oggi più semplicemente suor Daniela, una religiosa che ha saputo farsi amare in tutta la diocesi di Sant’Ubaldo. È infatti una delle ‘Sorelle del Piccolo Testamento di san Francesco’, la comunità che vive nell’eremo di Sant’Ambrogio nel rispetto di una ‘regola’ approvata dal Vescovo di Gubbio nel dicembre 2006. Sabato 26 aprile, nella chiesa di Favara (Agrigento), avrà luogo la sua solenne professione perpetua, nel corso di una cerimonia presieduta proprio da mons. Mario Ceccobelli, presenti anche diversi fedeli eugubini. È il coronamento di un cammino iniziato dieci anni fa. ‘Nel 1998, a 19 anni e mezzo ‘ racconta suor Daniela ‘ ho sentito l’impulso forte della vocazione, una chiamata sempre più intensa’. Conseguente la decisione di abbandonare tutto: cinque anni presso il convento francescano di Tusa nel Messinese, nel 2003 l’arrivo presso l’eremo di Sant’Ambrogio, nel 2006 la costituzione delle ‘Sorelle del Piccolo Testamento di san Francesco’ e l’apprezzamento della comunità eugubina. Una nuova vita abbracciata di slancio. ‘Non mi ha pesato lasciare le mie attività ‘ confida la giovane religiosa -, calcio compreso, dove pure ho ottenuto diverse soddisfazioni. Ricoprivo il ruolo di libero e, in caso di necessità, di portiere. Ho giocato a livello di serie C in diverse squadre, compresa la Fabara 2000. Qualche volta mi diverto ancora a palleggiare. Neppure lasciare l’Università è stato un sacrificio. Nell’un caso e nell’altro non ho mai provato quella gioia che ho trovato invece nella sequela di Cristo. Ho lasciato qualcosa, ma ho trovato tanto’. Suor Daniela invita tutti a ‘cercare e capire qual è il desiderio più profondo del cuore, dove c’è di sicuro un progetto che ci aiuta ad essere strumento di amore e di bene per tutti i nostri fratelli. Ascoltare la voce che ci chiama a dare un po’ di sé agli altri’. La Chiesa e la società hanno guadagnato quella campionessa che il calcio ha certamente perduto.

AUTORE: Giampiero Bedini