Una serena risposta cristiana

Editoriale

Entrando in una classe di scuola superiore, diciamo liceo scientifico per esempio, un ragazzo di sedici anni, sempre ad esempio, potrebbe sentirsi dire da un professore: “Tu credi? Peccato! Parliamone, perché è un peccato avere una fede”. In una classe in vista della maturità una ragazza sceglie, consigliata a dovere, di fare una tesina sul relativismo. Viva il relativismo abbasso il dogmatismo. Semplificazione indebita ed estrema. Ognuno faccia quello che vuole, purché non disturbi gli altri, che pure hanno diritto di fare quello che vogliono. Un altro, questa volta un adulto di 72 anni, che vive nelle Marche, come ci ha scritto un nostro lettore e collaboratore, molto documentato, ha esposto denuncia contro un vescovo per aver abusato, secondo lui, della credulità popolare in quanto ha insegnato dottrine religiose cattoliche che, sempre secondo lui, non hanno fondamento scientifico. Per questo signore presentare l’ostia consacrata affermando che è il corpo di Cristo è abuso della credulità popolare, perché è “in aperto contrasto con la ragione e i risultati della scienza”. Il vescovo in questione è mons. Edoardo Menichelli, di Ancona, città dove si svolgerà il Congresso eucaristico nazionale (3-11 settembre 2011). Sono fatti che non meriterebbero di essere presi in considerazione. Ma l’amico lettore (Pier Luigi Gioia) scrive che qualcosa del genere avviene a livello europeo con risonanze nel Tribunale europeo e Parlamento europeo, dove spira un’aria per niente favorevole al cristianesimo ed inoltre vi sono fatti di emarginazione e violenza fisica che producono vittime in tante parti del mondo. Il problema è perciò ancora più grave ed ampio. Si parla anche di cristianofobia, una parola usata recentemente dal Papa Benedetto XVI, in occasione delle violenze contro i copti in Egitto durante il natale ortodosso. Non si tratta quindi neppure solo dei cattolici. Vi sono vittime anche tra gli evangelici e non entriamo nel discorso del delitto di apostasia vigente in tanti paesi a conduzione politica islamista. Il lettore domanda: Diocleziano (l’ultimo grande imperatore romano che ha perseguitato i cristiani) è dietro l’angolo? La mia impressione è che sui problemi della fede ci saranno sempre obiezioni e critiche ma non verrà meno la libertà di credere. Al massimo ci potranno considerare “cretini”, come ha fatto già qualcuno e come vanno dicendo quelli dell’Uaar (Unione atei agnostici razionalisti) di cui fanno parte nomi famosi. Su questi argomenti dovremo essere capaci di comunicare meglio e di curare di più l’illustrazione della nostra fede in termini accessibili alla cultura e alle esigenze della mentalità contemporanea. Non per nulla i vescovi hanno scelto per il decennio pastorale il tema dell’educazione. Mentre dovremo aspettarci un crescente contrasto sulle questioni morali che vanno a toccare grossi interessi commerciali e comportamenti personali, come le questioni che riguardano la vita e la famiglia.Tutto ciò, caro preoccupato lettore, ci spinga ad affrontare, coraggiosi e sereni, il compito di una coerente testimonianza cristiana.

AUTORE: Elio Bromuri