Una strada in attesa di riscatto

Le lentezze burocratiche per il passaggio all'Anas danneggiano la statale 448, importante arteria nel territorio umbro

Si sono riaccesi i riflettori sulla statale 448, l’unica strada che collega i territori dell’Umbria centrale con la A1, ad alta densità di traffico sia leggero che pesante, la via che taglia in due parti nette la nostra diocesi. Per capire meglio la situazione che la riguarda, abbiamo rivolto delle domande a Isauro Grasselli, sindaco di Baschi. Quale importanza riveste la SS448 nel nostro territorio? ‘La strada statale Baschi – Todi unisce Orvieto, il territorio Orvietano, l’Amerino ed il Viterbese a Todi, il casello autostradale della A1 alla E45 Orte-Cesena, attraversa il Parco fluviale del Tevere, assumendo quindi un ruolo strategico nello sviluppo di questi territori. La proprietà di questa strada dal 2000 è regionale e la sua gestione è provinciale, ma si attende ora il Dpcm che ne ritrasferisca la proprietà all’Anas e quindi allo Stato, perché è stata classificata strada di fondamentale importanza e di elevato traffico nel Codice della strada. Da oltre un anno si attende questo passaggio di proprietà e di gestione; nel frattempo la sua manutenzione è ‘congelata”. Che cosa ha comportato questa incertezza di carattere amministrativo? ‘Ha comportato una mancanza di investimenti sia da parte della Regione che dell’Anas, ovviamente in attesa del Dpcm; e di conseguenza si assiste al suo progressivo abbandono a fronte di un notevole aumento del traffico. Quest’arteria necessiterebbe di interventi importanti di manutenzione ordinaria e straordinaria e l’attraversamento del Parco fluviale del Tevere, zona di alto valore ambientale, vorrebbe che questa strada venisse curata anche come strada panoramica, equipaggiandola di idonee attrezzature; purtroppo ci imbattiamo sempre di più nella sporcizia ai lati della strada e nei rifiuti abbandonati nelle piazzole e dai camper’. E forse non solo quello… ‘Altro problema che questa strada presenta è quello di essere un luogo nel quale molte ragazze si prostituiscono; lungo questa arteria è di recente avvenuto anche un omicidio maturato nell’ambito dello sfruttamento della prostituzione’Possibili soluzioni? ‘Per questo problema con Mons. Grandoni si era lavorato molto fino a portare il passaggio della competenza del controllo sulla SS448 del Comando compagnia dei Carabinieri di Amelia a quella di Orvieto; ciò ha portato ad un beneficio iniziale durato solamente qualche mese, oggi purtroppo la situazione è quella di sempre. Sono comunque convinto che una forte sensibilizzazione della Regione, dell’Anas, un maggiore coinvolgimento dei prefetti e delle questure delle due Province, delle forze di Polizia e Carabinieri ed un rinnovato ruolo dei Comuni di Orvieto, Todi e Baschi e dell’ente Parco fluviale del Tevere, potrebbero far diventare questa arteria viaria un fiore all’occhiello dei nostri territori’.

AUTORE: Francesca Carnevalini