Una via a Baden-Powell

SCOUTISMO. Giornata del pensiero per la zona Etruria

Guidati dai loro capi quasi 800 scout della zona Etruria dell’Umbria si sono ritrovati domenica 22 febbraio a Ponte San Giovanni per celebrare il Thinking Day, la ‘Giornata del pensiero’. Una giornata che ogni anno tutti gli scout del mondo celebrano per ricordare la nascita di Olave e Baden Powell, (avvenuta nello stesso giorno), fondatori dello scoutismo, oltre che per dedicare un momento di approfondimento ad un tema internazionale di grande attualità. Quest’anno lo slogan era ‘Fermiamo la diffusione delle malattie’, in riferimento al sesto Obiettivo del millennio delle Nazioni Unite: entro il 2015 si intende cominciare un’inversione di tendenza della crescita dell’Hiv (Aids) e della malaria. L’occasione di un raduno così maestoso è stata l’inaugurazione di una via a Lord Baden Powell nel tratto di strada che viene attraversato dalla Marcia della pace, e che da Collestrada si dirige verso Assisi. Per i quindici gruppi scout della zona Etruria (che comprende diversi centri tra cui Orvieto, Todi, Gubbio, Gualdo Tadino e Perugia, Magione, Sigillo, Corciano, Monti del Trasimeno) la giornata è iniziata presto: alle ore 9 appuntamento nell’area verde di Balanzano con giochi legati al tema della giornata. Poi insieme ai 150 capi e ai vari rappresentanti dell’associazione Agesci e del Masci (Movimento adulti scout) hanno invaso la piazza del mercato di Ponte San Giovanni per partecipare allo svelamento della targa dedicata al loro fondatore. Erano presenti anche l’assessore provinciale Sauro Cristofani e comunale Monia Ferranti. Il vescovo mons. Chiaretti, impossibilitato a intervenire, ha mandato un messaggio che è stato letto dai parroci di Ponte San Giovanni e Collestrada, don Paolo e don Claudio, e dall’assistente scout di zona don Simone Sorbaioli. Mons. Chiaretti, nell’esprimere la vicinanza della Chiesa allo scoutismo, ha espresso un augurio ad ogni branca del movimento: ‘Ai giovani lupetti anche la Chiesa chiede di fare del proprio meglio per raggiungere quella santità che fu di tanti fanciulli amici di Gesù’. Rivolgendosi poi agli espoloratori e alle guide li ha spronati a non scoraggiarsi ‘di fronte alle imprese che siete chiamati a portare a termine ogni giorno’. Ai rover e alle scolte ha ricordato che un giorno Baden Powell ebbe a dire ai suoi ragazzi che ‘la capacità di servire gli altri è la migliore fonte di felicità’. Ha terminato salutando i capi ‘che offrono il proprio tempo, la propria opera, i propri talenti per l’educazione dei più giovani’. Nel pomeriggio presso la parrocchia ponteggiana di San Bartolomeo, si è svolta la messa presieduta da padre Giustino Farnedi, della basilica di San Pietro di Perugia. A sorpresa, prima dell’inizio, è arrivato mons. Chiaretti che si è intrattenuto qualche minuto con tutti i gruppi che hanno letteralmente riempito la chiesa. Al termine della celebrazione, altro momento significativo l’intervento di tre frati francescani, Cappuccini (padre Andrea, padre Omar e padre Luca) che hanno voluto raccontare la loro esperienza in Amazzonia, cosa significa essere missionari in aiuto delle popolazioni locali. A loro è stato donato il ricavato della consueta raccolta del penny, un contributo in denaro che gli scout in questa occasione raccolgono ogni anno per donarla a scopi benefici. Il Thinking Day si è svolto anche in altri centri dell’Umbria, che fanno parte dell’altra zona, chiamata Valli francescane, coinvolgendo tutti i 29 gruppi Agesci, per un totale di 2.700 aderenti tra educatori e scout.

AUTORE: Manuela Acito