Una vita tra Francesco e il Coro

Scomparso padre Evangelista Nicolini dei frati Minori, fondatore e direttore dei Cantori di Assisi, raffinato musicologo e umile servo di Dio

Ha accolto la morte come sorella: con radicale coerenza. Scompare con padre Evangelista Nicolini un interprete fedele dei valori francescani, il fondatore e direttore del Coro dei Cantori di Assisi, il maestro di affermati solisti, un esperto, raffinato musicologo e musicista. Assisi ha perduto un punto di riferimento. Padre Marino Bigaroni rammenta le fasi di una vita trascorsa in comune fin dagli studi iniziati, entrambi adolescenti presso il collegio serafico di Montesanto di Todi, per ritrovarsi in fraterna convivenza presso il convento della Chiesa Nuova in Assisi. “La cultura di Evangelista – afferma padre Marino – spaziava in ogni settore, dalla poesia alla letteratura, dalla narrativa alla filosofia, come dimostrano i testi conservati in alcuni scaffali della biblioteca interna”. Ecco altre testimonianze utili a ricostruire un’esistenza. Padre Gianmaria Polidoro, guardiano del citato convento: “Esprimeva musica in ogni gesto, era immerso e trasmetteva uno spirito superiore”. Mariano Borgognoni, presidente del Coro: “Ho visto in padre Evangelista il vero seguace di san Francesco, capace di tradurre in musica la propria sensibilità, rigoroso ed esigente ma umano”. Eugenio Flemma, veterano e vice direttore del Coro: “Maestro di vita e di musica; avverto un vuoto immenso; aborriva lo sgretolamento e la fine del Coro, la cui storia verrà narrata in un libro”. Padre Maurizio Verde, codirettore del Coro: “Non resta che rispettare la sua volontà e continuare con determinazione; ha vissuto la musica come un ponte di comunicazione tra Cielo e Terra”. Silvana Bramini, tra i decani del Coro fondato nel 1960: “Sono entrata a farne parte nel 1961. All’epoca desideravo lasciare Assisi per motivi di lavoro; il Coro mi ha trattenuto. Padre Evangelista? Un secondo padre cui mi legava un’intensa amicizia”. Lidia Lazzari, speaker del Coro: “Ammiravo in lui doti artistiche, culturali e umane, anche lo scrupolo che lo induceva a limare la presentazione dei concerti, testi che leggevo ogni volta con commozione, pur conoscendoli”. Il vescovo Goretti: “Autentico francescano innamorato di Dio e cantore di Dio, ammirevole per l’umiltà, benefattore di Assisi il cui nome ha portato ovunque, virtuoso nell’affratellare credenti e non credenti, stimato anche da persone lontane dalla Chiesa”. Il sindaco Giorgio Bartolini: “Mite, ma anche determinato. Il 7 giugno scorso una commissione da me presieduta lo aveva eletto cittadino benemerito di Assisi; purtroppo il riconoscimento verrà consegnato soltanto alla memoria”. Confortano le parole di don Oscar Battaglia: “La musica costituiva la sua interiorità; ora lo immagino in Paradiso a dirigere un coro angelico”.

AUTORE: Francesco Frascarelli