Vivere 10 giorni con 170 giovani: un’esperienza entusiasmante.

È la sensazione che sacerdoti e animatori hanno provato nel vivere il campeggio diocesano dei giovani di Ac

p align=”justify”Osare nel proporre Dio ai giovani. Tra le belle montagne di Passo del Tonale a quota 1.880, dal 24 luglio al 2 agosto, abbiamo vissuto un’esperienza veramente intensa. Il campo ha preso spunto dalle proposte del centro nazionale di Ac, incentrato sul “sì” di Maria, in vista del grande raduno nazionale del 3-5 settembre 2004 a Loreto. Vivere con i giovani ti sorprende sempre, con tutte le contraddizioni, gli entusiasmi e la gioia che sprigiona dalla loro vita. Abbiamo, ancora una volta, sperimentato che Dio fa breccia nel cuore di queste nuove generazioni. Tutto parlava di Dio, dagli incontri di gruppo molto profondi, alle liturgie vivaci e coinvolgenti, alle confessioni sincere e con grande senso di Dio. Il campeggio è stato un’iniezione di ottimismo; bisogna osare nel proporre Gesù Cristo e la Chiesa come via per un vero incontro con Dio. Per condurre un campeggio così numeroso occorrono molti educatori soprattutto motivati e preparati; questo abbiamo sperimentato questi giorni, la dedizione ed il sacrificio degli animatori che con grande impegno hanno speso le loro energie per condividere con i ragazzi tutto il campo. Un particolare ricordo va anche a tutti i volontari della cucina che hanno fatto un servizio meraviglioso per tutti. La giornata iniziava sempre con la celebrazione della messa, molto partecipata, e si snodava tra incontri, escursioni e giochi. Al campo erano presenti tre sacerdoti don Andrea Rossi, don Piero Grassi, don Marcello Cruciani e il diacono, prossimo sacerdote, Alessandro Fortunati. I laici responsabili erano Mauro Stella e Andrea Zagnoni, coadiuvati da cinque capigruppo e venti animatori. Al termine del campo uno dei responsabili, Mauro Stella così si è espresso: “Pur con le inevitabili problematiche che un campo del genere comporta, possiamo dire di aver passato dei giorni veramente belli, ora ci attende un cammino impegnativo per aiutare tutti questi giovani a perseverare”. Alla messa finale del campo ha partecipato un giovane albanese Arben Gjini; Arben dieci anni fa aveva partecipato ad uno di questi campi della nostra diocesi, proprio a Passo del Tonale. Quel campeggio, per lui, fu l’inizio di un cammino di fede che lo portò al battesimo, ora sposato e con un figlio e inserito nel mondo del lavoro, non ha mai dimenticato quell’esperienza, che ha segnato per sempre la sua vita.

AUTORE: Don Marcello Cruciani