Volontari di Protezione civile di Orvieto in aiuto del Molise

La città non è a rischio sismico ma il Sindaco dispone controlli nelle scuole

Il grave sisma che ha colpito i paesi del Molise, particolarmente la scuola di San Giuliano in Puglia, ha destato in tutta la penisola una attenzione sensibile e provvida, per cui si è rinnovato il gesto di solidarietà e di generosità, che sempre distingue in simili casi questa vecchia popolazione italica, che sa trarre dal suo intimo nobilissimi sensi di comprensione e compartecipazione. Anche se in ritardo, non possiamo far passare sotto silenzio, quello che è stato l’intervento della nostra città per le popolazioni colpite. Il sindaco di Orvieto, Stefano Cimicchi, si è premurato di contattare, con una certa tempestività, il Sindaco di San Giuliano di Puglia, che ne ha pagato duramente le tristi conseguenze e come amministratore e come genitore, i sentimenti più vivi di condivisione profonda delle sofferenze e delle perdite subite, nonché la volontà di una solidale e fraterna presenza per sostegno della dura prova. Nella duplice veste di Presidente dell’Anci Umbria, Cimicchi ha inoltre assicurato, in pieno accordo con la Regione dell’Umbria, tutta la disponibilità ad operare in questa fase di emergenza a fianco delle popolazioni colpite. Tra giovedì sette e domenica dieci novembre u.s. un secondo gruppo di volontari della Protezione civile, composto di una quarantina di unità, di cui cinque del territorio orvietano, si è unito ad un primo già operante sul posto in località Montelongo, nei pressi di San Giuliano, dove è stato allestito un campo profughi. Questi volontari umbri appartengono tutti ad associazioni di volontariato regionale: piccole associazioni locali,- lo diciamo per la storia -, grandi strutture nazionali e gruppi comunali, iscritte alla Consulta regionale di Protezione civile, organismo nato nel marzo del 2000, all’indomani del sisma che colpì i territori dell’Umbria (1997), proprio ad Orvieto,in occasione del 1’convegno nazionale della Protezione civile, che ha il compito statutario di coordinare tutte le associazioni aderenti alle strutture nazionali preposte e al servizio regionale di Protezione civile. Da allora sono nate e cresciute molte associazioni di volontariato nella regione e parallelamente l’esigenza di dotarsi di un modello di intervento e di coordinamento – la Consulta regionale di Protezione civile – prevista con Legge regionale, per cui ogni iniziativa d’intervento e di lavoro dei volontari va coordinato dalla Prociv su scala regionale. Le associazioni attualmente aderenti alla Consulta sono più di cinquanta: una bella realtà. Il Consiglio direttivo viene eletto democraticamente dai rappresentanti di tutte le associazioni e si rinnova ogni due anni. Tra gli obiettivi per il prossimo futuro figurano in primo luogo la formazione e la prevenzione. Per il passato, specie recente, il lavoro dei volontari umbri ha colto non poche positive affermazioni e si è reso anche utile in occasione dell’alluvione di Praga nell’agosto scorso. Intanto la dolorosa presenza di un fatto tellurico, come quello recente, desta nell’animo della gente l’angosciosa domanda sui pericoli che può correre anche il nostro territorio. In base ad una riclassificazione sismica dei territori, come definiti dall’ordinanza ministeriale 2788 del 1998, il Sindaco di Orvieto ha precisato che “il territorio del Comune di Orvieto non appare classificato come Comune sismico. Le strutture pubbliche ed in particolare le scuole comunali non presentano problemi di natura statica o strutturale. Molte di esse sono di recente costruzione o sono state interessate da interventi di ristrutturazione e di consolidamento. Pur tuttavia, consapevoli della necessità di rassicurare tutta la cittadinanza, il Comune di Orvieto ha attivato un apposito gruppo di tecnici, presieduto dall’ing. Paolo Angeletti, esperto in strutture antisismiche e consulente del Cnr , per una verifica generale sullo stato delle nostre scuole”.