Custodire l’umanità. Verso le nuove “periferie”

L’immagine scelta per il manifesto
L’immagine scelta per il manifesto

Venerdì 29 e sabato 30 novembre presso il teatro Lyrick di Santa Maria degli Angeli in Assisi si svolge il convegno internazionale “Custodire l’umanità. Verso le periferie esistenziali”. Evento organizzato da Conferenza episcopale umbra (Ceu), Progetto culturale della Cei e Università degli studi di Perugia, con la collaborazione di molti partner istituzionali, privati e associativi. Questo appuntamento si inserisce lungo il cammino di preparazione al V Convegno ecclesiale nazionale, “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”, che si svolgerà a Firenze nel novembre 2015.

Nel titolo del convegno risuonano le parole di Papa Francesco pronunciate nella prima omelia del suo pontificato. La vocazione del “custodire” non riguarda soltanto i cristiani ma ha una “dimensione che precede” ogni convincimento laico o religioso, ed “è semplicemente umana, riguarda tutti”. L’incontro muove le sue premesse dal rapporto stringente tra la crisi di senso dell’uomo moderno e l’attuale crisi economica della società occidentale: ovvero di come la “questione sociale” sia diventata anche una “questione antropologica”. Un tema reso attuale da Benedetto XVI e rideclinato da Papa Francesco con il suo costante riferimento alle periferie esistenziali. Alla base di questo riflessione si collocano due categorie interpretative, la “secolarizzazione” e il “nuovo umanesimo”.

Per lungo tempo, il processo di secolarizzazione è stato interpretato come un fenomeno inevitabile dell’età contemporanea. Alla fine del ’900, però, il fallimento delle ideologie materialiste ha portato alla luce un fenomeno del tutto opposto: la diffusione del processo di “de-secolarizzazione”. Ovvero la sopravvivenza, in forme nuove, delle religioni e del bisogno del Sacro, seppur in un contesto ambientale totalmente secolarizzato. Da questa consapevolezza scaturisce un tentativo di dialogo tra laici e cattolici: la proposta di un nuovo umanesimo in grado di rivendicare che l’uomo, di fronte all’ascesa quasi inarrestabile di una tecnica senza anima, ritorni al centro della riflessione e della convivenza sociale.

Il convegno si articola in 8 sessioni, precedute dai saluti delle istituzioni (Chiese umbre, Progetto culturale) e dalla lezione inaugurale del presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco. Si parte quindi con una riflessione storico-filosofica intitolata “Quale modernità post-secolare?”; poi una sessione sociologica ed economica denominata “Per un nuovo rapporto tra economia e società”; quindi una riflessione internazionalista dal titolo “Oltre i conflitti. Alla ricerca di nuove strategie di pace”; a seguire, una sessione bioeticista e storico-filosofica intitolata “I destini delle utopie. Verso una nuova antropologia?”; quindi una riflessione artistica che ha per titolo “L’uomo, l’arte e il sacro”; e una sessione storico-politica denominata “Per un bilancio del cattolicesimo politico in Italia”; infine una riflessione conclusiva su “L’Occidente e il mondo contemporaneo. Analisi e prospettive”.

Il convegno avrà come relatori una serie di intellettuali, laici e cattolici, di grande rilievo nazionale e internazionale quali Mauro Magatti e Luigini Bruni, Andrea Riccardi e Salvatore Natoli, Adriano Pessina e Philippe Jenkins, Ernesto Galli della Loggia e Agostino Giovagnoli, Sergio Givone e Fabrice Hadjadj, e molti altri.

Un solo spunto dall’intervento del filosofo Salvatore Natoli: “Cosa resta del cristianesimo? Per chi crede, ritengo non sia venuto meno il riferimento alla trascendenza; per altro verso, il cristianesimo in tutta la sua storia si è dispiegato non sempre – purtroppo – ma anche come ordo amoris. Ebbene, questo mi sembra il modo con cui riesce ancora oggi a essere influente. E non è poco”.

Informazioni dettagliate sul convegno sono reperibili sui siti internet www.custodireumanita.it e www.periferiesistenziali.it. L’iscrizione è gratuita e non obbligatoria. Per ogni informazione ci si può rivolgere alla segreteria organizzativa: Miriam Aquino, tel. 075 5750381; email segreteria@custodireumanita.it.

 

Le tematiche del convegno

29 NOVEMBRE

Quale modernità post-secolare? I cristiani e la globalizzazione. Custodire l’umanità oltre l’utopia e il disincanto. L’umanesimo cristiano alla prova del post-moderno (Andrea Riccardi, Salvatore Natoli, mons. Bruno Forte, Antonio Pieretti)

Per un nuovo rapporto tra economia e società. Crescita integrale, via per una nuova prosperità. La custodia come condizione dell’Umano: per una nuova ecologia delle relazioni (Mauro Magatti, Luigino Bruni, Adriano Fabris, Roberto Fontolan)

Oltre i conflitti: alla ricerca di nuove strategie di pace. Politica e religione in Medio Oriente. Guarire le relazioni per giungere alla pace (Philip Jenkins, mons. Giuseppe Nazzaro, Franco Vaccari, Khuloud Daibes, Issa Kassissieh, Riccardo Burigana)

30 NOVEMBRE

I destini delle utopie: verso una nuova antropologia? La rivoluzione sessuale, la crisi di un’utopia. La famiglia difensiva. L’uomo sperimentale e il “cattivo infinito” (Lucetta Scaraffia, Roberto Volpi, Adriano Pessina, Ritanna Armeni)

L’uomo, l’arte e il Sacro. L’uomo Francesco negli affreschi di Giotto, un Sacro d’oltreconfine. Abitare l’eterno (mons. Timothy Verdon, Sergio Givone, Monika Bulaj, Daniele Guastini)

Per un bilancio del cattolicesimo politico in Italia. Dall’“esilio in patria” al pericolo dell’irrilevanza. Italia, bene comune: il contributo dei cattolici (Ernesto Galli della Loggia, Agostino Giovagnoli, Roberto Righetto)

L’Occidente e il mondo contemporaneo. Potere tecnologico e povertà evangelica (Fabrice Hadjadj, mons. Gualtiero Bassetti, Giovanni Maria Vian)