Dalla maternità un gesto di amore

In un incontro il punto sulla Banca regionale del sangue cordonale

La Sanità umbra sta rafforzando sempre di più il suo ruolo di protagonista nella ricerca scientifica nazionale ed estera, in materia di ricerca oncologica nel campo delle malattie tumorali del sangue. È quanto emerso dall’incontro “Mamma due volte – La Banca regionale del sangue cordonale” organizzato lo scorso 4 marzo presso la sede del “Comitato per la vita Daniele Chianelli”: un pomeriggio dedicato all’informazione scientifica all’insegna della prima banca umbra dedicata alla raccolta e alla conservazione del sangue proveniente dal cordone ombelicale, allestita presso l’azienda ospedaliera di Terni. Ad illustrare il progetto erano presenti: l’arcivescovo di Perugia – Città della Pieve, mons. Gualtiero Bassetti, Carla Cascari (vice presidente della Regione Umbria), Cesare Gambelunghe (coordinatore del Centro trapianti della regione Umbria), Gianpaolo Palazzesi (direttore della Banca regionale del sangue cordonale), Luciana Bassini (resp. servizio Ostetrico Asl n° 1), Carolina Sciomer (presidente Adisco), Wiliam Arcese (direttore Uoc Trapianto di cellule staminali del Policlinico universitario Tor Vergata – Roma) e Gianni Giovannini (direttore dell’Azienda ospedaliera di Terni). La presenza delle istituzioni civili e religiose insieme al personale sanitario radunato per l’occasione ha evidenziato quanto sia importante la nuova struttura e le attività ad essa connesse. È stato mons. Bassetti il primo ad incoraggiare la ricerca scientifica e la nascita di questo istituto, nel rispetto della dignità e dell’etica umana. “La Chiesa – continua l’Arcivescovo – ha sempre incoraggiato chi ha donato i propri organi come gesto di amore verso il prossimo”. A ricordare la strada percorsa fin qua dal punto di vista politico – istituzionale è stata Carla Casciari, vice presidente della Regione Umbria: il cammino per la realizzazione di questa banca parte dal 2009, e in poco più di due anni una struttura così importante e complessa diventerà operativa. Ad oggi le banche autorizzate ad effettuare la raccolta sul territorio nazionale sono 17, collegate a 206 ospedali abilitati al prelievo: questa umbra andrebbe ad aumentare le attuali 450 mila unità di sangue da cordone a disposizione per il trapianto a livello internazionale. L’importanza di una forte sensibilizzazione alla donazione del sangue contenuto nel cordone ombelicale è motivata dal fatto che soltanto il 30-35% delle donazioni è idonea per un successivo trapianto.

AUTORE: Andrea Coli