Il “Casimiri” festeggia santa Cecilia

GUALDO TADINO. Concerto in onore della patrona dei musicisti. Il programma - spiega il maestro Pericoli - comprenderà brani popolari di origine anonima

Non sarà il bellissimo, ma ormai troppo sfruttato Cantantibus organis di Domenico Bartolucci a sottolineare l’annuale ricorrenza di Santa Cecilia, patrona della musica e dei musicisti. Martedì prossimo, 22 novembre, infatti, il coro Cai ‘Raffaele Casimiri’ di Gualdo Tadino si esibirà in un concerto in onore della sua patrona utilizzando esclusivamente brani della tradizione popolare, lasciando momentaneamente da parte il suo repertorio polifonico sacro. L’appuntamento è per le ore 18, presso la basilica concattedrale di San Benedetto, con la solenne celebrazione eucaristica in onore di santa Cecilia, animata dal coro gualdese, al termine della quale, alle 18.30, avrà luogo il concerto. Benché non sia stato reso noto l’elenco dei brani, proprio per sottolineare la svolta ‘popolare’ di quest’anno, il maestro Claudio Felice Pericoli, da noi interpellato, ha sottolineato come il concerto comprenderà brani di origine anonima, recentemente armonizzati, come Più presso a te Signor, ma anche autentiche perle come La sera sui monti del noto polifonista sacro Italo Bianchi che, cimentandosi solo in questa occasione con la musica popolare, compose un brano di ‘straordinaria semplicità’. L’atmosfera malinconica verrà completata anche da Montagne addio, oltre che da almeno tre brani dell’immancabile Giuseppe De Marzi, fra cui una delicatissima preghiera alla Vergine ‘ Maria lassù ‘ poco eseguita e poco conosciuta. ‘Il coro ha voluto rendere omaggio alla sua patrona – spiega il maestro Pericoli – utilizzando, una volta tanto, non la magnificenza della musica sacra, non le atmosfere paradisiache dei grandi autori classici e contemporanei di musica polifonica, ma i toni dimessi, le melodie orecchiabili, le armonie semplici e lineari della musica popolare, nella convinzione che proprio l’umiltà sia il tramite più importante per avvicinarsi a Dio e rendere omaggio ad una sua santa martire’. L’esperienza della festa di santa Cecilia è, del resto, solo di poco successiva all’indimenticabile esibizione del coro ‘Raffaele Casimiri’ presso il santuario di Padre Pio, a San Giovanni Rotondo. ‘Un’esperienza che ci ha tutti arricchiti, dandoci quella motivazione necessaria per affrontare con più entusiasmo tutti i nostri prossimi impegni’. Segnaliamo, fra questi, la festa dell’Immacolata a Faenza, il prossimo 8 dicembre, e i numerosi concerti ed animazioni liturgiche del periodo natalizio, fra cui il concerto con i ragazzi della scuola media di Fossato di Vico, il prossimo 17 dicembre.

AUTORE: Pierluigi Gioia