Ricerca sulle staminali: nuova linfa per il progetto

TERNI. Grossa donazione alla Fondazione che sostiene l'Istituto diretto da Angelo Vescovi

Sprizza nuovo ottimismo la Fondazione cellule staminali di Terni, dopo il consistente contributo avuto dalla Fondazione Monte dei paschi di Siena, che ha donato 100.000 euro per il progetto di ricerca sulle cellule staminali adulte per la cura di malattie neurodegenerative. Donazione che si va a sommare alle altre raccolte con iniziative messe in campo in questi ultimi mesi, e che stanno dando buoni risultati ‘anche perché si comincia a vedere qualcosa di concreto nell’ambito del progetto ‘ precisa il prof. Angelo Vescovi, direttore dell’istituto di ricerca ternano ‘ . Con la conclusione dei lavori, entro aprile, della struttura che ospiterà l’Istituto per le cellule staminali e con l’avvio delle pratiche per la convalida della Banca cellule staminali già presente all’interno dell’Azienda ospedaliera di Terni, e la certificazione in regime Gmp, la strada verso la sperimentazione clinica è più breve, concreta, e non più solo una speranza’. La scadenza ipotizzata a fine anno per l’avvio della sperimentazione clinica su malattie come la sclerosi laterale amiotrofica e di altre patologie neurodegenerative è un passo importante per poter dare risposte concrete alle speranze di tanti malati. Per arrivare a questo, altre fasi dovranno essere completate: insieme alla convalida della Banca cellule staminali da parte di una apposita commissione, si dovrà certificare la banca stessa, il personale e le procedure seguite e infine avere la certificazione del protocollo clinico (in sostanza il metodo di produzione di cellule) approvato dall’Istituto superiore di sanità. ‘A quel punto ‘ spiega Vescovi ‘ le cellule saranno certificate Gmp e potranno essere usate ovunque nel mondo’. La lungimiranza e la costante convinzione dei sostenitori della ricerca in ambito staminale adulto sembra portare a buon fine un progetto che ha messo tutti d’accordo ‘sia dal punto di vista etico che per la salvaguardia della ricerca ‘ sottolinea il vescovo Vincenzo Paglia, promotore della fondazione ‘ soprattutto perché così molti malati hanno una speranza sempre più reale di poter avere una cura, anche se sperimentale, per la loro malattia. Per questo è necessario che in tanti abbiano la volontà di sostenere il progetto per dargli un futuro certo. La donazione della Fondazione Monte dei paschi di Siena è un primo importante mattone, al quale spero se ne aggiungeranno tanti altri per costruire un futuro indispensabile. A Terni si è accesa una luce nel futuro buio di tanti malati che non sanno dove andare’.

AUTORE: Elisabetta Lomoro