Alti e bassi per l’economia tifernate

Non si risolve la situazione alla 'Nardi'. Intanto è ufficiale la notizia che alla Sacofgas sarà realizzato il più grande centro produttivo di misuratori di gas

E’ opportuno, ha detto il Sindaco di San Giustino, lavorare in sinergia con i sindacati e con la direzione aziendale per riaffermare il ruolo primario dell’Azienda metalmeccanica. Si tratta naturalmente della ‘Nardi’ dove si sta cercando una soluzione alla situazione piuttosto critica. Come è noto, vi sono stati incontri dei sindacati di Fiom-Gil, Fim-Cisl, Uilm-Uil con i vertici aziendali, e successivamente un confronto con l’assemblea dei 250 e oltre dipendenti. Evidenziando il malcontento delle maestranze, Piergentili della Fiom ha espresso l’opinione che l’Azienda non abbia utilizzato quegli accorgimenti tecnici e di intervento possibili per evitare la riduzione dei tempi di lavorazione. Per la Cisl occorre una riorganizzazione interna del personale ed evitare il decentramento produttivo; si lamenta poi, da parte dei sindacati e dei lavoratori un rallentamento negli investimenti. Per Pierotti della Fim il gruppo necessita di interventi verso la modernizzazione e per il rafforzamento del marchio. Mauro Cagnoni, responsabile comprensoriale, ha poi criticato, riferendosi a tutto il comparto metalmeccanico, le aziende ‘troppo restie ad un rinnovamento’ e ricordato la necessità di studi e ricerche per far fronte ai mercati esteri. Mentre si attende una schiarita ai problemi della ‘Nardi’ è stata data ufficialmente la notizia che sarà realizzato a Città di Castello il più grande centro produttivo italiano di misuratori di gas a membrana, sia domestici sia industriali. Il progetto è già operativo, come ha dichiarato Pietrogalli, l’amministratore delegato del gruppo. La Sacofgas concentrerà dunque tutta la produzione di misuratori di gas nello stabilimento già esistente in città (chiudendo, quindi, gli uffici milanesi) e che verrà opportunamente riorganizzato. L’intesa commerciale sorta tra Sacofgas e la multinazionale ‘Nuovo Pignone di Firenze’ comporta che la produzione di turbine e sistemi di misurazione di grandi dimensioni saranno di quest’ultima mentre la Sacofgas si occuperà di tutti gli altri misuratori di gas. Questo significherà, tra l’altro, lavoro per una ventina di persone, oltre alle sessanta già occupate nella ‘FRM’. Soddisfazione del Sindaco tifernate per quest’ampliamento produttivo nel territorio locale e soddisfazione anche dei sindacati. Piergentili, segretario provinciale di Perugia della Fiom Cgil, ha dichiarato che l’iniziativa è stata seguita fin dal primo momento con favore e attenzione.

AUTORE: Eleonora Rose