‘Amico, vieni tranquillo tra noi!’

La diocesi ha un nuovo vescovo: padre Cancian dell'Amore Misericordioso

Il suono festoso delle campane della cattedrale ha annunciato alla città e alla diocesi, lo scorso sabato 16 giugno, la nomina del nuovo vescovo di Città di Castello. Papa Benedetto XVI ha chiamato a succedere a mons. Pellegrino Tomaso Ronchi sulla cattedra di san Florido e del beato Carlo Liviero padre Domenico Cancian, superiore generale dei Figli dell’Amore Misericordioso. È stato lo stesso mons. Ronchi a dare l’annuncio alla diocesi, nella cattedrale, da lui definita ‘il luogo più adatto dove vivere un evento di fede che è anche circondato da un senso di mistero, particolarmente per lo stile con cui si svolge’. L’annuncio della nomina del nuovo vescovo, ha ricordato mons. Ronchi, esprime e rende visibile ‘l’apostolicità della Chiesa nel suo ininterrotto decorrere fin dalle origini’. Di fronte a molti preti, religiosi e laici, mons. Ronchi ha ricordato come, in conformità alle disposizioni canoniche, il 19 gennaio 2003, al compimento del 75’anno di età, avesse presentato a papa Giovanni Paolo II la rinuncia al governo della diocesi di Città di Castello. L’accettazione della rinuncia è divenuta esecutiva alle 12 di sabato 16 giugno 2007, quando la notizia della nomina di padre Domenico Cancian è stata data in contemporanea nella Sala stampa vaticana, nella diocesi di Città di Castello e nel santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza (Todi), dove vive il nuovo vescovo castellano. Mons. Ronchi ha fatto riferimento anche a un episodio accaduto in questi giorni: ‘Padre Cancian, mio amico personale e molto conosciuto dal nostro clero, mi telefonò martedì mattina presto. Era un po’ turbato! Lo confortai dicendogli che questa è una diocesi a dimensione umana, con facilità di creare rapporti con ogni categoria di persone’. La congregazione religiosa alla quale appartiene padre Domenico Cancian è un istituto di vita consacrata fondato a Collevalenza il 15 agosto 1951 da Madre Speranza di Gesù Alhama. Fine principale della congregazione è la promozione dell’unione fraterna con i sacerdoti, destinatari e ministri della misericordia di Dio. Una congregazione con lo scopo di annunciare l’Amore misericordioso e di essere di aiuto ai sacerdoti del clero diocesano. Nell’elenco dei vescovi di Città di Castello, mons. Domenico Cancian è il 90′ ma i vescovi sono stati di più, perché non di tutti conosciamo il nome, specialmente per i secoli più antichi. Il primo vescovo castellano documentato è Eubodio, che partecipa a un sinodo a Roma nel 465. Dal V secolo, la diocesi di Città di Castello è stata guidata da una serie ininterrotta di pastori. Una storia lunga oltre 1.500 anni, che ha visto la comunità ecclesiale protagonista della storia e della cultura dell’Alta Valle del Tevere. Finora, nell’elenco dei vescovi castellani vi era un solo veneto, il beato Carlo Liviero (1910-1932). Sul totale, 11 sono stati i vescovi scelti tra il clero regolare: 3 agostiniani, 2 cappuccini e uno ciascuno appartenenti a Carmelitani, Olivetani, Benedettini, Domenicani, Servi di Maria e Premonstratensi. La diocesi che si prepara ad accogliere il nuovo pastore conta 59 preti, 9 diaconi permanenti, 18 religiosi, circa 130 religiose. I 61.900 abitanti sono suddivisi in 60 parrocchie. Mons. Ronchi era arrivato a Città di Castello il 9 marzo 1991. In questi sedici anni e mezzo di episcopato, mons. Ronchi ha avuto modo di incontrare tutte le varie componenti ecclesiali e sociali, specialmente durante la visita pastorale. Contestualmente alla nomina di padre Cancian, il Papa ha nominato amministratore apostolico della diocesi mons. Pellegrino Tomaso Ronchi.

AUTORE: Andrea Czortek