Amministrazione commissariata

ASSISI. L'ennesima seduta consiliare andata deserta per l'assenza di 5 consiglieri di maggioranza e dell'intera opposizione, ha decretato la fine legislatura anticipata

L’amministrazione Bartolini non ha retto il colpo ed è scivolata inesorabilmente sulla mancata approvazione degli equilibri di bilancio. L’ennesima seduta consiliare andata deserta per l’assenza di 5 consiglieri di maggioranza e dell’intera opposizione, ha decretato la fine legislatura anticipata per il Sindaco, che rimanda, ora, la gestione della politica assisana al commissario prefettizio (che sarà nominato a giorni). Gravi le conseguenze per i dissidenti di An. Petrozzi, Apostolico e Siena sono stati espulsi dal partito, il mandato da vice presidente provinciale di Angelo Siena è stato immediatamente revocato. In nessun modo è stato possibile ricucire uno strappo che per mesi ha messo in crisi la stabilità della Cdl. L’esperienza amministrativa di Bartolini si chiude, quindi, tra rumori, polemiche, indiscrezioni e accuse. Una fine a dir poco indecorosa. L’ormai ex Sindaco parla di ‘gravi responsabilità politiche’ dei dissidenti nei confronti di una cittadinanza ‘vittima e tradita’. ‘Si è trattato ‘ spiega – dell’ultimo grave atto di una lunga serie di destabilizzazioni iniziata più di due anni fa, con richieste assurde e strumentali, mirate solo a conquistare poltrone, senza rispetto dei problemi veri della gente’. Parla di alleanze, di liste civiche, di giochi politici e di valzer di poltrone. Le sue dichiarazioni non hanno lasciato immuni, nelle prime ore, nemmeno gli organi provinciali e regionali dei partiti della Cdl, accusati di condividere i progetti dei dissidenti assisani, definiti ‘mostri politici’. ‘Valfabbrica insegna’. E i ‘diretti responsabili’, non hanno brindato né festeggiato. Anzi, hanno espresso rammarico per un’esperienza politica conclusasi prima della naturale scadenza. Niente calici alzati nemmeno in casa del centrosinistra. ‘Siamo tristi per il destino di questo Comune – afferma Marini, Margherita – ma il sindaco Bartolini lo ha mandato a casa il 40% dei suoi sostenitori’. ‘Dalla mattonata alle mattonate – sottolinea Borgognoni, Ds – da una scelta sbagliata a una lite furibonda. Oggi (lunedì 28 ndr) è finita un’agonia che durava da ormai un anno’. ‘L’amministrazione non c’è più – sono le parole di Righetti, Prc – il sindaco Bartolini non c’è più. Non era più possibile un confronto e un dialogo tra forze diverse perché c’era uno scontro in atto tra forze omogenee’.

AUTORE: Noemi Marziani