Il 2024 è un anno di grandi anniversari per lo scautismo italiano. Quest’anno ricorrono infatti i 50 anni della fondazione dell’Agesci (Associazione guide e scouts cattolici italiani) e i 70 del Masci (Movimento adulti scout cattolici italiani).
Un po’ di storia dello scautismo
I primi esperimenti di scautismo italiano risalgono al 1910, ma bisogna attendere due anni per vedere nascere la prima associazione scout ufficialmente riconosciuta in Italia. Lo scautismo cattolico prende forma nel 1916 con la fondazione dell’Asci, Associazione scautistica cattolica italiana Esploratori d’Italia, che ottiene ben presto l’approvazione pontificia. Tra il 1927 e il 1928, però, il regime fascista scioglie le associazioni scout italiane a favore della nascente Opera nazionale Balilla. Nonostante lo scioglimento ufficiale dell’associazione, alcuni gruppi scout continuano a praticare clandestinamente lo scautismo in varie parti del Paese, dando vita alla cosiddetta “Giungla silente”. Alcuni di questi scout clandestini prenderanno poi parte alla Resistenza: il più famoso di questi gruppi fu quello delle “Aquile randagie” di Milano. Finita la guerra, si apre il periodo della ricostruzione dello scautismo giovanile; e nel 1944 nasce l’Agi, Associazione guide italiane, la prima associazione cattolica di scautismo femminile.
La nascita del Masci
Lo scautismo, fino a questo momento improntato all’educazione dei giovani, si apre anche agli adulti. Nel 1954 viene fondato il Masci, Movimento adulti scout cattolici italiani, per dare la possibilità di continuare a vivere l’avventura scout anche a coloro che non avessero potuto portare avanti il proprio servizio di educatori nel movimento. Con il movimento del ’68, all’interno dell’Asci come pure dell’Agi si apre un dibattito teso al rinnovamento.
…e dell’Agesci
Il 4 maggio 1974 le due associazioni danno vita all’Agesci che, tenendo conto delle evoluzioni educative e pedagogiche del tempo, introduce la coeducazione, ovvero la possibilità di educare insieme i ragazzi e le ragazze, prevedendo anche attività in comune.
I festeggiamenti a Bastia Umbra
Il 2024 è quindi un anno di grandi festeggiamenti per lo scautismo italiano; che in Umbria sono iniziati con un primo momento organizzato domenica 14 aprile a Bastia Umbra. Qui le sette comunità regionali del Masci e il gruppo Agesci di Bastia Umbra hanno vissuto una giornata all’insegna del gioco e del divertimento. Tra le vie del centro storico bastiolo gli scout, giovani e adulti, hanno giocato ai tipici giochi scout, invitando tutta la cittadinanza alla mostra nazionale itinerante che racchiude gli anni di attività e impegno del Masci, allestita nella chiesa di San Rocco. Dopo il pranzo nei locali del centro sociale, condiviso con i genitori dei ragazzi scout, la giornata è proseguita con la presentazione del Progetto educativo del gruppo Agesci alle famiglie e a tutta la cittadinanza. A suggellare la fratellanza scout, il momento si è concluso con il consueto “cerchio” e la sempre commossa cerimonia del rinnovo della Promessa.
I numeri dello scautismo in Umbria
Lo scautismo cattolico conta oggi, in Italia, 182 mila censiti nell’Agesci e circa 6.000 nel Masci. Nella nostra Regione sono oltre 2.400 gli iscritti ai 23 gruppi dell’Agesci, articolata in tre zone: Etruria (comprensorio perugino), Terre di Francesco (dall’Assisano ai confini con le Marche), e Monti Martani (area del Ternano). Perugia e Terni sono le città con il maggior numero di gruppi scout, rispettivamente cinque e quattro; segue Foligno con due. Altri gruppi Agesci si trovano a Corciano, San Nicolò di Celle (Deruta), Bastia Umbra, Bevagna, Gualdo Tadino, Gubbio, Todi e Sigillo. Nella provincia di Terni si trovano gruppi scout anche a Montecastrilli, Orvieto e Spoleto. Ammontano invece a sette le comunità Masci dell’Umbria: due a Perugia, due a Foligno, e poi a Spoleto, Gubbio e Gualdo Tadino, per un totale di circa 120 soci.