Campello riscopre dipinti del ’400

Appena restaurati due affreschi “staccati” provenienti dal monastero di San Pietro

A Campello sul Clitunno sono stati sottoposti a intervento di restauro, generosamente sponsorizzato da Domenico ed Elisabetta Maddaloni, due affreschi staccati negli anni Trenta e risalenti verosimilmente alla prima metà del secolo XV. Raffigurano una Madonna con Bambino e un santo che sembra raffiguri Giacomo Minore, il cui culto è attestato in queste terre. Si è fatta l’ipotesi che siano dovuti al cosiddetto Maestro di Eggi (borgo nei pressi di Spoleto) e sua scuola. In origine si trovavano nella cappella del monastero dedicato a San Pietro e sono stati staccati dalle pareti nel 1935-36. Facevano originalmente parte di un ciclo di pitture che si trovano tuttora nella suddetta cappella, la quale, insieme al coro delle monache, è entrata a far parte dell’attuale convento dei padri Barnabiti, sito in Campello Alto. La restauratrice, Julia Margaret Perry, costante supervisone della Soprintendenza, ha cominciato il lavoro nell’ottobre 2010, portandolo a termine sette mesi dopo. Gli affreschi erano in uno stato di conservazione assai precario, montati su telai di legno e fissati su una rete metallica con un grosso strato di gesso posto sul retro. Il gesso con il tempo si era frantumato causando severi danni. Lo stacco del 1935-36 aveva inoltre creato delle distorsioni dello strato pittorico. Per assicurare la conservazione dei dipinti, anche riguardo alla componente estetica, è stato necessario un intervento di restauro: dopo varie operazioni, gli affreschi sono stati incollati su nuovi supporti, puliti dallo sporco depositato nei secoli, e dopo una minuziosa stuccatura si è proceduto alla reintegrazione pittorica. Il loro stato frammentario ha suggerito dei ritocchi ad acquerello, realizzati con varie velature sottotono e neutre; ciò aiuta la lettura figurativa e cromatica dei dipinti. Il ciclo di affreschi originari, di cui – come si è detto – facevano parte, avrebbe urgente bisogno di essere restaurato; anche per completare il recupero dei tesori artistici del convento del SS. Pietro e Giovanni in Campello Alto sul Clitunno. Il visitatore può apprezzare i due reperti posti nella sala d’ingresso del convento (via Palazzetto 1).

AUTORE: J. M. P.