Carissime famiglie

Parola di vescovo

Porta la firma di mons. Mario Ceccobelli, vescovo di Gubbio, delegato della conferenza episcopale umbra per la famiglia, la Nota pastorale indirizzata alle Famiglie presenti al Convegno Regionale di Santa Maria degli Angeli ‘La Famiglia. Il futuro di tutti’ ‘ 18/19 ottobre 2008 e a tutte le Famiglie delle diocesi umbre. La Nota, spiega mons. Luciano Temperilli, direttore del relativo ufficio pastorale, viene emanata in attesa della pubblicazione degli atti del convegno e di una successiva e più articolata nota dei vescovi umbri. Riportiamo i 7 punti contenenti le prospettive di lavoro pastorale. Il testo è disponibile sul sito web: www.chiesainumbria.it Carissime famiglie… 1. Vi esortiamo anzitutto a custodire e a rafforzare le relazioni reciproche che sono nate lungo il cammino: tra le famiglie della stessa diocesi e tra i gruppi provenienti dalle varie Chiese. Queste relazioni potranno contribuire a costruire comunità autentiche, nelle quali vengano valorizzati i diversi doni dello Spirito e ogni persona si senta riconosciuta e accolta come in casa propria. 2. Lungo il percorso molte famiglie hanno scoperto dentro di sé una ricchezza di amore e di fede che può farsi dono anche per tanti altri. Desideriamo che queste possano trovare altre occasioni di formazione ‘ a livello diocesano, regionale e nazionale ‘ che le rendano capaci di assumere con competenza e responsabilità il compito di animare la pastorale familiare nelle proprie comunità o di assumere iniziative di promozione sociale nel proprio territorio. 3. Riteniamo che la preparazione dei fidanzati al matrimonio cristiano ‘costituisca ancora uno dei capitoli più urgenti, importanti e delicati di tutta la pastorale familiare’ (Direttorio di pastorale familiare per la Chiesa in Italia, n. 40). Desideriamo pertanto che l’accompagnamento dei fidanzati sia uno degli impegni prioritari delle comunità cristiane e in particolare dei sacerdoti. 4. Una cura speciale andrà dedicata anche agli sposi, in particolare nei primi anni di Matrimonio, per una loro formazione permanente, anche valorizzando le molteplici occasioni offerte dalla pastorale ordinaria, come la richiesta del Battesimo per i figli e della catechesi che precede la Prima Comunione e la Cresima. 5. Attendiamo che un migliore dialogo tra gli Uffici pastorali delle nostre Chiese, come abbiamo felicemente sperimentato nella preparazione al Convegno di S. Maria degli Angeli. Una collaborazione più stretta auspichiamo in particolare tra la pastorale familiare, la pastorale giovanile e la pastorale vocazionale. 6. Ci sta molto a cuore la condizione degli sposi che vivono momenti difficili nella loro relazione di coppia, delle famiglie che vivono esperienze dolorose o il disagio della precarietà economica. Siamo vicini con la preghiera e con l’affetto a tutti coloro che soffrono per il fallimento della loro unione. Al di là di ogni valutazione di responsabilità, crediamo che possa essere efficace il rispetto della sofferenza e la vicinanza affettuosa delle loro comunità. … Vorremmo anche che le famiglie separate dalla morte del coniuge sentissero la Chiesa vicina alla loro situazione e sentissero la comunità cristiana come la ‘loro’ famiglia dove vivere e donare la carità del Cristo. 7. Desideriamo anche incoraggiare i presbiteri, a farsi sempre più attenti e generosi nel servizio verso le famiglie, considerandole non solo ‘oggetto’ della nostra sollecitudine pastorale, ma ‘soggetti’ da coinvolgere attivamente. Invochiamo su tutti voi, per la mediazione di Maria, la Madre di Gesù e della Chiesa, e dei Santi Patroni delle Chiese dell’Umbria, la benedizione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Assisi, l4 marzo 2009

AUTORE: ' Mario Ceccobelli