Ci vuole un fiore

DIOCESI. Nella Giornata per la vita aumenta ancora di più la mobilitazione dei volontari

In occasione della 30a Giornata per la vita i generosissimi volontari diocesani sono stati presenti in 54 parrocchie, negli ospedali di Terni, di Narni e di Amelia, in piazza Europa, in quella antistante la chiesa di San Lorenzo a Terni, e ad Attigliano. Presenza vivace, come i colori di oltre 7.000 primule offerte in tutti questi luoghi per raccogliere i fondi necessari all’attività di accoglienza ed aiuto economico alle mamme in difficoltà per gravidanze inattese o problematiche di varia natura. È stata confermata la grande sensibilità delle comunità e dei singoli cittadini nei confronti della vita nascente, essendo riusciti a distribuire tutte le ‘primule per la vita’ in cambio di una libera elargizione in denaro. Lo scorso anno, con il ricavato di queste offerte, è stato attivato un Progetto Gemma o adozione prenatale a distanza in favore di una mamma accolta da un Centro aiuto alla vita della Lombardia, ed ha anche consentito di aiutare concretamente 14 mamme nella provincia di Terni. Avendo, quest’anno, allargato di molto il raggio di azione e messe in campo 1.000 primule in più rispetto allo scorso anno, ci aspettiamo un beneficio economico maggiore; quindi più possibilità di soccorrere donne in gravidanza, bisognose di aiuto e sostegno morale e materiale, indispensabili per non rinunciare al loro bambino. L’entusiasmo che ha mosso i volontari ha efficacemente contagiato numerose persone di buona volontà nelle diverse realtà locali, tanto da permettere di diffondere il nostro messaggio attraverso le primule anche nelle comunità parrocchiali dei Comuni più lontani, come Attigliano, Calvi dell’Umbria, Penna in Teverina, Alviano, Otricoli, oltre a Narni con le sue frazioni, San Gemini e Stroncone, già raggiunti dalla stessa iniziativa negli scorsi anni. Per il 20’anno consecutivo, grazie soprattutto alla disponibilità dei medici amici della nostra associazione, abbiamo anche continuato l’ormai tradizionale azione di testimonianza diretta nelle comunità ecclesiali durante le celebrazioni liturgiche della domenica. Quest’anno una dozzina di medici, una farmacista, un’ostetrica e altri 5 volontari hanno avuto l’occasione di porgere il loro annuncio per il ‘servizio alla vita’ a ben 31 assemblee eucaristiche. Ogni anno si conferma sempre di più l’importanza e l’efficacia di questa forma breve di testimonianza qualificata, preparata sull’argomento specifico, in modo ‘nuovo’ rispetto alle comuni fonti, che riesce a coinvolgere ad un’azione concreta di solidarietà a favore di una realtà umana tanto misconosciuta o banalizzata, quanto drammatica, quale quella del bambino concepito e non ancora nato, minacciato di morte per aborto volontario.

AUTORE: Alberto Virgolino