Clausura aperta

DIOCESI. Festa di santa Veronica. Intervista alla Badessa delle Cappuccine

Dopo la novena di preparazione Città di Castello festeggia oggi, 9 luglio, santa Veronica Giuliani, patrona secondaria della città. Concluderà la lunga preparazione a questa giornata il solenne pontificale presieduto dal vescovo, mons. Domenico Cancian, alle ore 18.30, nel chiostro delle Cappuccine; vale a dire nel monastero dove la giovanissima Orsola da Mercatello sul Metauro entrò nel 1677 per iniziare il suo difficile e luminoso cammino. Abbiamo suonato anche noi la campana di quel portone per chiedere di parlare con la madre badessa, che ci riceve cortesemente venendo alla grata. Sono passati secoli da quando Veronica visse tra queste mura e il mondo fuori è radicalmente cambiato. Come appare mutata oggi la vita delle Cappuccine? “La missione contemplativa propria delle Cappuccine è sempre la stessa, ma la sua modalità di attuazione è cambiata con lo scorrere del tempo e secondo le direttive della Chiesa; uno stimolo al rinnovamento e all’aggiornamento è arrivato dal Concilio Vaticano II. La giornata è scandita sempre da momenti di preghiera e di lavoro fissati dalla Regola”. Un tempo clausura significava chiusura al mondo. Vi è un’apertura oggi? “Le monache non escono se non per casi di assoluta necessità; sono molti, invece, coloro che si rivolgono a noi. Dalle 7.35 alle 19.35 si risponde alle eventuali chiamate alla ruota: vi sono persone che vengono per chiedere aiuto materiale; altre che chiedono preghiere e cercano conforto. Vi è poi il telefono: dalle 9.30 alle 11.30; dalle 14 alle 14.30 e dalle 16 alle 17. In queste ore chi telefona trova sempre un orecchio in ascolto”.Vi sono visitatori? “I familiari delle Cappuccine possono venire qui anche per due giornate, 2 o 3 volte l’anno. A tutti i pellegrini che desiderano venerare le spoglie mortali della Santa viene data la possibilità di sostare nella chiesa davanti all’urna che custodisce il suo corpo; inoltre si può accedere al chiostro per visitare il piccolo museo che conserva le reliquie più importanti di santa Veronica e ripercorrerne la vita”. È riuscito ai media di varcare la clausura? “Non abbiamo televisione e nemmeno radio. Leggiamo tre giornali: L’Osservatore Romano, Avvenire, La Voce.Chiediamo ancora: la figura di Santa Veronica, mistica per eccellenza, influenza la vita del monastero?“Santa Veronica è universalmente nota come mistica, ma questo non le ha impedito di essere prima di tutto una donna straordinariamente concreta, infatti, negli anni in cui è stata badessa non ha trascurato di far effettuare importanti lavori di miglioramento per il monastero. Lasciamo il monastero con la sensazione che, nonostante il massiccio portone che lo chiude, vi sia una continua apertura tra questo e la città.

AUTORE: Eleonora Rose