Con chef Daniele Guerra giovani con autismo imparano a cucinare e a servire in sala

Cookism è un progetto di inclusione sociale. Un’iniziativa dello chef Daniele Guerra, professionista del settore e da anni impegnato come educatore in attività sociali Questa intuizione è all’origine di quello che è un vero e proprio laboratorio di inclusione sociale.

Ragazzi con autismo si formano nella ristorazione affiancati da professionisti

I ragazzi e le ragazze con disturbi dello spettro autistico, affiancati da professionisti della ristorazione e della riabilitazione, vengono avviati ad una prima fase di formazione durante la quale è individuata la mansione più adeguata per ciascuno al fine di un futuro eventuale inserimento nel mercato del lavoro. C’è Leonardo, detto “il conte” per la sua eleganza, che non era mai uscito di casa da solo e che, adesso, prende tutti i giorni l’autobus per andare a lezione. C’è Matteo, il gigante buono, che non ama interagire con le persone ma che maneggia i piatti da servire a tavola come un giocoliere provetto. E poi ci sono Lorenzo, il fenomeno dei numeri, Francesco, che ha sempre un sorriso per tutti, e ancora Laura, Lorenzo, Giulia. Nomi con dietro una storia comune fatta di emarginazione e solitudine a causa di una condizione che li accompagna fin dalla nascita: l’autismo. La loro riscossa sta arrivando anche grazie a questa iniziativa finalizzata a dare loro una possibilità di vita “normale”.

Chef Daniele Guerra: “Basta individuare le caratteristiche di ognuno e valorizzarle”

“Mi piace dire, dichiara lo chef Daniele Guerra, che non esiste l’autismo, bensì esistono gli autismi. C’è chi fa fatica a convivere con tante persone, chi non ama maneggiare un certo tipo di cose, chi preferisce lavorare in solitaria. Quindi basta individuare le caratteristiche di ognuno e valorizzarle. Chi trova sgradevole l’esperienza tattile di mettere le mani nell’impasto lo abbiamo destinato alla sala, mentre chi non ama stare a contatto con le persone sta in cucina. Solo la ristorazione offre una differenziazione di mansioni tale che può rispettare le necessità di ogni tipo autismo”

Ogni settimana allestiscono e organizzano una cena ospiti di un ristorante

Durante la settimana chef Guerra svolge in laboratorio le sue lezioni ai ragazzi inseriti nel progetto: lo studio della pasta, la panificazione, il taglio delle verdure, delle salse e delle uova. Una volta alla settimana gli allievi si organizzano in brigata ed insieme al loro docente allestiscono e organizzano una cena aperta al pubblico, ospiti di ristoranti del territorio. “La loro autostima sta crescendo – prosegue Guerra. Finalmente con queste opportunità i ragazzi vengono messi alla prova. Stanno affrontando questo percorso formativo con serietà e dedizione. Un’esperienza unica dal punto di vista relazionale. Perché l’aspetto della socialità, dell’interagire, del sapere rispondere a richieste e a rapportarsi agli altri per loro è essenziale, per la loro autonomia. Così come per tutti, normodotati e non, il lavoro è lo strumento per intraprendere il proprio percorso di vita”.

Luca Verdolini

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