Corsi di formazione sulla legalità

La Questura ‘entra’ nelle scuole

Il tema dell’educazione e della legalità riguarda molti aspetti della nostra società, dalla sensibilizzazione al rispetto delle leggi e delle norme, alla lotta contro l’illegalità fino alla convivenza pacifica. È quindi importante favorire occasioni di dibattito tra la cittadinanza e predisporre programmi e interventi formativi principalmente destinati a fasce giovanili della popolazione. Per questo la Questura di Terni ha organizzato una serie di incontri nelle scuole medie superiori dedicato alla diffusione dei principi della legalità e alla valorizzazione dell’educazione alla convivenza civile. Il primo incontro si è tenuto venerdì 15 gennaio alle ore 9. L’ispettore superiore Emilio Ribiscini, coordinatore dell’ufficio Minori, in collaborazione con l’ispettore capo Carlo Padronetti, coordinatore del locale ufficio provinciale della Polizia postale, ha parlato agli studenti delle classi del biennio del Centro formazione professionale di Terni, di “Bullismo e vandalismo metropolitano”. Il personale qualificato per parlare agli studenti di argomenti utili al loro patrimonio formativo, e che in molti casi esercita anche la funzione di genitore oltre che esperto della legge, potrà spiegare ai ragazzi le regole e i precetti, di vari settori. All’iniziativa hanno aderito sei istituti della scuola secondaria di secondo grado per complessive trentotto classi; undici istituti della scuola secondaria di primo grado per complessive sessantuno classi; cinque scuole primarie per complessive ventidue classi. Gli argomenti maggiormente richiesti sono stati: il bullismo, internet, rischi e sicurezza informatica, alcol e droga, ed il rispetto delle regole. La Questura, rispetto alle numerose adesioni pervenute, ha stilato un calendario di incontri che arrivano già fino alla fine dell’anno scolastico, con l’obiettivo quindi informare e formare il più possibile i ragazzi alla completa socializzazione dell’individuo diffondendo un’autentica cultura dei valori civili, in modo che gli adolescenti si riapproprino del senso del limite e si impegnino quotidianamente a migliorare i propri comportamenti, a reprimere le azioni di violenza, per una convivenza migliore.

AUTORE: Benedetta Rinaldi