Cristina Giuntella, un esempio di fede,impegno e ricerca storica

Ricordata in un incontro all’università.

“Anche con lo studio si può circoscrivere il dolore degli innocenti e aiutare i sogni di pace delle piccole vittime di tutte le guerre”. Queste parole, scritte da Paolo Giuntella a ricordo della sorella, sono state scelte come introduzione al volume Il mestiere dello storico tra ricerca e impegno civile. Studi in memoria di Maria Cristina Giuntella da Luisa Proietti, curatrice della raccolta dei diciotto saggi di amici e colleghi della facoltà di Scienze della formazione, dove Cristina ha insegnato. Il volume è stato presentato recentemente in un incontro, presieduto dal preside Romano Ugolini, nel quale tutti gli interventi hanno rilevato la stretta connessione di studio, fede, vita e impegno sociale fusi insieme in Cristina Giuntella. Pur essendo romana, la sua permanenza per oltre un trentennio in Perugia ha lasciato un segno forte per le sue doti umane e per l’impegno di studio e ricerca, che non è venuto meno neppure quando era colpita dal male, come ha ricordato il prof. Francesco Mancini, direttore del dipartimento. Al suo attivo lascia 9 volumi, 45 saggi e articoli. Il volume a lei dedicato, curato con amore e impegno non indifferente, è costituito da 377 pagine e da contributi di indubbio valore. Il prof. Alberto Monticone, già docente a Perugia e maestro di molti degli attuali docenti presenti nel volume, di cui ha scritto la prefazione, ha inquadrato la figura di Cristina con tratti delicati e intensi, in una prospettiva che ha oltrepassato il ricordo nostalgico dal punto di vista umano ed ha indicato le vie della ricerca percorse dalla studiosa. “Non è stata una storica cattolica – ha detto – ma una cristiana che sapeva fare bene il mestiere dello storico”, sottolineando la sua laicità e capacità di coniugare senza confusioni la fede religiosa e il lavoro storiografico. Non è mancata la commozione quando ha parlato il prof. Angelo Sindoni, che ha marcato il senso di assenza, che tuttavia non è un vuoto in quanto molti filoni di ricerca da lei percorsi continuano. Ha anche rievocato gli inizi della sua carriera di docente universitario a Perugia nel periodo del Sessantotto, insieme a Luciano Tosi, Mario Tosti, Luigi Frati, Maurizio Severini, quando si voleva riformare l’università e “non ci eravamo accorti che forse quella di allora era al suo apogeo”. La figura di Cristina Giuntella è risaltata per la sua serietà e rigore di ricercatrice e anche per il suo carattere umano e la sua formazione cristiana. È stata messa in evidenza anche la sua estrosità nel fare ricerca sui bambini e la guerra. Su questo argomento è giusto segnalare il contributo di Isabella Nardi, “Infanzie spezzate. Ricordi di bambini in guerra” (pp. 271-295), in cui l’autrice ricorda con commozione, in nota, che l’argomento è stato oggetto dell’ultima telefonata con Cristina pochi giorni prima che morisse. La scelta dell’immagine in copertina del volume, di un bambino seduto sopra una bomba disinnescata, vuol segnalare proprio questo aspetto della sua ricerca; come un invito a guardare la guerra con gli occhi di un bambino. Un contributo di grande interesse soprattutto locale è quello di M. Luisa Cianini Pierotti sulla storia della Fuci a Perugia, “Tra storia e memoria. Il circolo ‘Giuseppe Toniolo’ della Fuci di Perugia” (pp. 71 – 119), ricco di riferimenti ad una “storia personale” vissuta insieme al marito Romano Pierotti, anche lui immaturamente scomparso, che fu presidente del circolo perugino della Fuci a metà degli anni Sessanta, e dedicato soprattutto alla figura di mons. Luigi Piastrelli. Una storia che stava molto a cuore a Cristina, non solo come storica ma anche come partecipe degli ideali religiosi e sociali di quell’associazione, nella quale si sono formate generazioni di cattolici “maturi”, impegnati nei vari ambiti della società civile ed ecclesiale. Alla curatrice dell’opera, Luisa Proietti, si deve riconoscere il grande e decisivo merito di aver portato a termine un progetto così complesso e ricco di interventi. “Con questa raccolta – scrive a conclusione della sua introduzione – non si è voluto certo colmare il vuoto che ci ha lasciato Cristina, ma si è cercato di rendere un dovuto omaggio a una nostra grande collega che ha dedicato gli anni migliori della sua vita alla cultura intesa come valore fondante della società e della vita di ognuno di noi. Grazie, Cristina”.Non potendo segnalare tutti i saggi, veramente notevoli, contenuti nel volume ne consigliamo vivamente la lettura. “Il mestiere dello storico tra ricerca e impegno civile. Studi in memoria di Maria Cristina Giuntella”, a cura di Luisa Proietti, Aracne editrice, 2009

AUTORE: Elio Bromuri