CuciniAMO, ovvero dal laboratorio e i fornelli alla mensa della Caritas. E’ questo, il progetto di impresa simulata che per quattro mesi, a partire dall’11 aprile, vedrà coinvolti gli allievi del percorso di Istruzione e Formazione Professionale per Tecnico di cucina presso l’Asp Bufalini di Citta’ di Castello.
Cucina creativa e solidale, in una delle prime esperienze a livello nazionale, rivolta a cinque studenti del primo anno che saranno accompagnati in questa esperienza dai docenti Andrea Cesari, Luigi Manganelli e Lucio Valcelli. I ragazzi ogni mercoledì, giovedì e venerdì fino al 30 giugno prossimo, faranno insieme al cuoco della mensa Caritas diocesana la verifica delle derrate alimentari in loro possesso e creeranno, in base alla dotazione alimentare a disposizione, settimanalmente un menù, che a rotazione potrà prevedere la preparazione di un primo o un secondo o un contorno nel numero richiesto necessario, in modo che i pasti da asporto possano essere distribuiti giornalmente in aggiunta a quelli preparati della cucina della Caritas.
Un percorso di impresa simulata
“I nostri percorsi -spiega presidente dell’Asp Bufalini, Giovanni Granci- prevedono che i ragazzi del primo anno, iscritti dopo il conseguimento del diploma di scuola secondaria di primo grado siano impegnati per oltre cinquecento ore in un’attività di impresa simulata nel settore dello specifico indirizzo, con l’obiettivo di fornire loro sia alcune nozioni realmente spendibili nel contesto produttivo locale per sviluppare un’idea imprenditoriale che le basi del lavoro per definire, in maniera cooperativa con il gruppo-classe, l’idea di fondo di un’impresa e le relative problematiche ed opportunità.
Quest’anno abbiamo deciso di gestire il progetto di Impresa formativa simulata andando oltre la logica aziendale e produttiva dedicandola a far conoscere ai ragazzi coinvolti una realtà sociale molto importante. Per questo abbiamo attivato una collaborazione con la Caritas di Città di Castello e con la sua mensa per permettere agli allievi di fare un’ esperienza formativa più profonda. Ci siamo resi conto che poteva essere un’occasione di crescita sociale dei nostri ragazzi: l’obiettivo del progetto CuciniAMO, sarà quello di cogliere e di evidenziare, a partire dalle situazioni e dalle storie incontrate sul territorio, elementi di prospettiva e di speranza. Esempi concreti di risposta e resilienza capaci di farsi carico delle situazioni di marginalità e vulnerabilità affiorate nel corso della pandemia nel nostro territorio, dando luogo ad una serie di triangolazioni positive, che possano far cogliere l’importanza di lavorare in rete, assumendo responsabilità diverse ma condivise”.
La Mensa della Caritas di Città di Castello
“La crisi socio economica degli ultimi anni -precisa il direttore della Caritas, Gaetano Zucchini- generata da molteplici fattori (pandemia, guerra, inflazione) ha determinato anche nel nostro territorio difficoltà per molti a soddisfare esigenze primarie.
La Caritas diocesana di Città di Castello, cerca di intervenire nei limiti delle sue possibilità per sostenere persone e famiglie in situazioni di particolare vulnerabilità: basti pensare che nell’anno 2022 i Centri di Ascolto hanno effettuato circa novecento colloqui che hanno evidenziato difficoltà al sostentamento alimentare, problematiche abitative, occupazionali e di varia natura. Nel corso dell’ultimo biennio, in particolare, l’attività correlata al sostegno alimentare nella Diocesi è cresciuta in maniera esponenziale fino ad arrivare agli attuali cento-centodieci pasti giornalieri preparati presso la Mensa Caritas, di cui circa quaranta-cinquanta distribuiti in presenza e sessanta-sessantacinque in modalità di asporto, sostenendo così persone sole (italiane e straniere) e circa cinquanta famiglie, senza dimenticare l’azione effettuata all’interno dell’esperienza dell’Emporio della Solidarietà San Giorgio a cui afferiscono ormai cinquecentocinquanta nuclei familiari (circa millecinquecento persone). Sostenere tale impegno, è reso sempre più difficoltoso dall’ingente mole di lavoro ,grazie al contributo del personale Caritas e dei volontari e dall’approvvigionamento del materiale alimentare (i cui costi risultano aumentati considerevolmente), dato che il recupero delle eccedenze alimentari non soddisfa pienamente tale attività.
CuciniAMO, progetto di carità creativa
Per tale motivo, nell’abitudine di Caritas diocesana di collaborare con le realtà del territorio, abbiamo chiesto la possibilità di un aiuto; la richiesta, è stata accolta favorevolmente dall’Asp Bufalini con la quale abbiamo stipulato una convenzione per l’attivazione del progetto CuciniAMO, sotto la forma di un’impresa formativa simulata che si tradurrà nell’impegno da parte dei ragazzi della Scuola di preparare una portata del menù per tre giornate alla settimana, sostenendo e favorendo così la distribuzione alimentare. Al di là dell’obiettivo prefissato, riteniamo importante sottolineare come l’attività della Scuola e degli studenti si traduca generosamente in gesti concreti verso i più fragili: un segnale di grande sensibilità che va a testimoniare quella carità creativa che ci ricorda spesso Papa Francesco. Convinti che facendo rete si possa rispondere meglio ai bisogni del territorio -ha concluso Zucchini- ringraziamo ancora la disponibilità dell’Asp Bufalini sperando che un esempio di collaborazione simile possa essere raccolto da altri soggetti ed imprese”.
Plauso e sostegno all’iniziativa anche dal vescovo, monsignor Luciano Paolucci Bedini.
“Il duplice valore del progetto CuciniAMO -sottolinea- che rappresenta un dono per la Caritas ma anche un dono per i ragazzi che pur imparando un mestiere a scuola imparano a pensarsi nel mondo, cittadini solidali. Una catena solidale fra scuola, volontariato e Caritas destinata a rappresentare un modello positivo da seguire in futuro”