Disarmo nucleare. Non c’è l’adesione dell’Italia al trattato

A leggere l’ultimo comunicato pubblicato sul sito web “The Bulletin of the Atomic Scientist” ( www.thebulletin.org ) si resta increduli, spaventati e senza parole. Il cosiddetto Orologio dell’Apocalisse segna 90 secondi alla mezzanotte. Tradotto significa che il consiglio di scienziati ed esperti che si occupa dell’impatto degli sviluppi scientifici e tecnologici sulla sicurezza mondiale riferisce che la minaccia dell’uso delle armi nucleari è la più alta mai esistita nella storia dell’umanità.

All’aumento della spesa realizzata dagli Stati che posseggono quel tipo di armamenti e alla diffusione dei conflitti armati in corso, si aggiungono le minacce rappresentate dai cambiamenti climatici e dall’uso non etico dell’intelligenza artificiale. Il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (Tpnw) rappresenta l’unico elemento di speranza dal momento che ad oggi quasi la metà degli Stati del mondo lo hanno firmato e ratificato.

A diffondere questo dato è la Campagna Italia ripensaci che chiede l’adesione del nostro Paese e la Rete italiana pace e disarmo. Abbiamo ragione di crederci e per questo ci uniamo alla richiesta di adesione dell’Italia, che peraltro non è un Paese nucleare, e al ruolo che può svolgere all’interno della Nato.

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