Donatori di misericordia

Diocesi. Ordinazione di Sergio Puletti a diacono permanente. Le parole del Vescovo

Domenica scorsa presso il duomo di Città di Castello è stato ordinato diacono permanente Sergio Puletti. “Un momento di grande gioia per la nostra Chiesa”, con queste parole il vescovo mons. Domenico Cancian ha voluto iniziare la celebrazione da lui presieduta assieme al clero diocesano. “Una Chiesa – continua il Vescovo – che cresce anche grazie a questo fratello il quale si è messo al servizio di chi più ne ha bisogno”. Prendendo poi spunto dal Salmo 125 secondo cui Dio portò un messaggio di speranza agli ebrei in esilio a Babilonia, così il Vescovo inizia l’omelia: “Il Signore ci insegna a riprendere e ricondurre gli esiliati, a guidare i ciechi, i malati e le persone sofferenti verso la strada giusta”. Il Vescovo continua quindi prendendo spunto e spiegando il Vangelo della domenica: “L’immenso amore di Dio verso Israele trova compimento anche nella guarigione del cieco Bartimeo che stava seduto lungo la strada, emarginato, a mendicare. Un uomo solo, come capita a chi si trova ad essere sofferente, che spesso viene lasciato in solitudine, aggiungendo al male fisico il disprezzo e il disinteresse. Gesù ha davanti a sé l’uomo cieco ma con l’indicare il cieco veniamo indicati noi tutti – seguita mons. Cancian – e se Gesù attribuisce il miracolo di Bartimeo alla sua fede, così noi con la fede possiamo essere salvati dalla cecità spirituale”. Il Vescovo continua poi spiegando che il sacerdozio di preti e diaconi deve riflettere il sacerdozio di Gesù, cercando di avvicinarsi a questo esempio almeno per quanto riguarda due caratteristiche: il primo è la consapevolezza che questo ministero è un dono di Dio il quale sceglie i sacerdoti dagli uomini e per gli uomini, affinché prendano su di sé i peccati dall’umanità e cerchino di portare sostegno agli “ultimi” della società. “Un dono immeritato – spiega mons. Cancian – che viene offerto da Dio a degli uomini che comunque sono dei peccatori i quali offrono a loro volta il loro sacrificio per la comunità, ma per far ciò c’è bisogno della misericordia di Dio. La seconda caratteristica – continua nell’omelia – è la necessità di donare la misericordia: il sacerdote e il diacono devono avere compassione per i più deboli e devono cercare di avvicinare coloro che soffrono”. Concludendo, il Vescovo invita tutti a ringraziare il Signore per aver donato alla comunità tifernate Sergio Puletti e a pregare affinché vengano donate alla nostra comunità nuove vocazioni. Un augurio infine a Sergio anche da parte della redazione de La Voce.

AUTORE: Francesco Orlandini