Due settimane di ‘Festa dei popoli’

L'iniziativa lanciata da Caritas, enti locali e comunità di immigrati

Siamo consapevoli delle difficoltà e delle perplessità che hanno suscitato tra noi gli ultimi tragici avvenimenti legati al mondo dell’immigrazione, ma sappiamo anche che esiste una realtà che cerca di portare avanti seriamente una possibile convivenza e integrazione, pur con tutti i problemi e le contraddizioni del caso’. Queste le parole usate da don Paolino Trani, direttore della Caritas diocesana, per presentare la ‘Festa dei popoli 2006’ nel corso di un incontro appositamente convocato per presentare l’iniziativa alle molte realtà locali che operano nel mondo del volontariato. Per due settimane (dal 23 settembre all’8 ottobre prossimi) l’iniziativa messa in cantiere dalla Caritas diocesana, in collaborazione con gli enti locali e le stesse comunità di immigrati, offrirà dunque svariate possibilità di incontro e confronto ai diversi gruppi etnici presenti localmente ed alla popolazione locale. L’ambizione è triplice: creare uno spazio di dialogo tra le diverse culture e tradizioni di popoli, sensibilizzare le istituzioni ed i singoli sulla realtà globale dell’immigrazione e creare una possibilità per entrare a contatto diretto e personale con la ‘mondialità’ che bussa alle nostre porte. Come emerso nel corso dell’incontro di presentazione, fulcro di tutta la manifestazione sarà la mostra fotografica allestita nella cripta della cattedrale. Lo scopo sarà mettere a raffronto l’emigrazione umbra all’estero e quella attuale che sta interessando il nostro Paese. Due esperienze a confronto che daranno modo di riflettere su di un comune destino. Altro momento forte della ‘Festa dei popoli’ sarà lo spettacolo teatrale L’Orda. Storie, canti e immagini di emigranti, in scena il 2 ottobre presso il Teatro comunale (con replica il giorno successivo per le scuole). Il 5 ottobre l’aula consiliare del comune tifernate sarà invece sede di un importante incontro dibattito con la giornalista Maria de Lourdes Jesus dal titolo: ‘La condizione della donna emigrante’. Quattro serate saranno inoltre gestite da altrettante comunità di immigrati e di esse daremo notizia nei prossimi numeri del giornale. Domenica 8 ottobre, infine, piazza Matteotti diventerà il crocevia delle comunità straniere presenti sul territorio. Un intero pomeriggio per compiere un viaggio tra musiche, parole e mostre di prodotti tipici per contribuire a creare un clima (questo il desiderio degli organizzatori) in cui sarà possibile sentirsi meno lontani. Di questi tempi sembra quasi un’utopia, ma la ‘Festa dei popoli’ non ha altro traguardo che questo.

AUTORE: Moreno Migliorati