‘Forza venite gente’ sceneggiata dai giovani della parrocchia di Lama

La vita di san Francesco in uno spettacolo con cantanti, ballerini e sceneggiatori

Domenica 11 maggio, nella parrocchia di San Tommaso Apostolo, in Lama di San Giustino, è stato messo in scena un grande musical dal titolo Forza Venite Gente. E’ un musical storico nato nel 1981 che narra la storia di san Francesco d’Assisi, messa in prosa e in musica, rispettivamente da Mario Castellacci e Michele Paulicelli su testi di Renato Biagioli. Il racconto è costruito sull’eterno conflitto tra padre e figlio, tra ragione e fede, tra meschina prudenza e generoso coraggio, tra amore per gli uomini e amore per Dio. La scena si anima di personaggi, un po’ veri e un po’ allegorici, come il lupo, il sultano, sorella provvidenza, la semplicità, la povertà, sorella morte; ma tutti comunque mettono in risalto gli aspetti essenziali dell’insegnamento di Francesco, ma soprattutto, l’urgente bisogno che abbiamo oggi di questi valori, in particolar modo della ‘…bianca pace…per questa umanità’, invocata da Francesco e il sultano nella stupenda scena finale del primo atto. Il successo è stato tanto inatteso quanto grande. L’effetto sorpresa ha garantito la riuscita della serata, riempiendo la chiesa di un pubblico che si aspettava la solita recita di fine anno e che invece si è trovato di fronte una compagnia teatrale a tutti gli effetti, con tanto di scenografie, quinte, luci e tanti giovani debuttanti che si sono riscoperti cantanti, ballerini, coreografi e registi. Andando a ricercare nella memoria, nessun lamarino è in grado di ricordare uno spettacolo di tali dimensioni, fatto all’interno di questo piccolo paese. E così la chiesa parrocchiale si è trasformata per una sera in un bel teatro, animato dalle risate del pubblico divertito, ma anche da qualche lacrima che si vedeva scendere lungo i visi, nelle scene più belle e toccanti, e ovviamente dall’entusiasmo dei bambini, che appassionati dalla vicenda si sono stretti intorno al palco. Il merito va ai giovani della parrocchia, che uniti dall’amicizia e dalla passione si sono rimboccati le maniche e sono riusciti ad autogestirsi in questa situazione, senza l’aiuto di registi, istruttori di danza o scenografi. Il cast, composto da venticinque persone, vantava la presenza di un Bernardone molto carismatico, tale Giampiero Polchi, un nonno, ma dal cuore giovane, con tanta voglia di mettersi in gioco. E’ stato un Bernardone molto simpatico che con numerosi interventi spontanei, o studiati a tavolino, ma comunque suoi, ha fatto divertire le circa ottocento persone presenti allo spettacolo. E così nei suoi monologhi o nei suoi interventi con la bravissima Cenciosa, la pazza d’Assisi, l’altra voce narrante dello spettacolo, è riuscito ad adattare le sue parti, e a coinvolgere anche le persone note presenti in sala, dal sindaco del Comune Sangiustinese Daniela Frullani, all’assessore alla Cultura Leonardo Vinci, al vescovo della diocesi tifernate, mons. Pellegrino Tomaso Ronchi. Tanti sono stati i talenti messi a nudo; si pensi all’interprete di san Francesco, pienamente calato nel personaggio o del lupo; alla bellissima voce della Povertà o di santa Chiara; al romanticismo della Luna; alla simpatica bravura del Diavolo, dei frati, dei crociati e delle suore. Si è assistito alla messa in scena di ventitré quadri diversi, dove gli interpreti si sono cambiati abiti e ruoli, ogni volta in un crescendo di emozioni e coinvolgimento. Si è passati da Assisi all’Arabia, dall’osteria al convento, dalla notte al giorno, e niente è stato casuale e fuori luogo. Il palco era animato da persone che si stavano divertendo; forse è stato questo l’ingrediente più importante e che la gente ha sentito forte e chiaro. Ovviamente buona parte del merito va al parroco mons. Angelo Pecorari, ed ai suoi assistenti, che hanno sempre dato appoggio a questi giovani, fidandosi di loro anche quando l’idea del musical non era che un embrione. Li hanno aiutati e sostenuti con infinito entusiasmo ed affetto. E questo è sicuramente il prodotto di una parrocchia che funziona, di una parrocchia giovane, fatta di giovani, che si danno da fare per costruire un futuro migliore, da oggi sicuramente anche tenendo conto dell’insegnamento di san Francesco, dando valore alla speranza, all’amore per la natura, alla fede nella vita. L’appuntamento va ora alla seconda settimana di luglio, quando la parrocchia organizzerà la festa paesana dedicata al patrono, san Tommaso, e in occasione della quale verrà replicato lo spettacolo, per tutti coloro che non hanno potuto assistervi e per tutti coloro che vorranno rivederlo. Questa volta il teatro verrà allestito all’aperto, nella grande gradinata adiacente alla chiesa, per permettere al maggior numero possibile di persone di assistere nuovamente a questa interpretazione che ha fatto riflettere ed ha unito la popolazione di questo paese, portando tanta allegria e soddisfazione.