Francesco, patrono d’Italia

SAN FRANCESCO. Lunedì 3 e martedì 4 ottobre Assisi si unirà in preghiera con le genti dell'Emilia Romagna

Assisi città della pace: universalmente riconosciuta, ‘obbligata’ da tale ruolo all’accoglienza: un’accoglienza che deve essere testimoniata anche dalla disponibilità delle istituzioni locali che non possono offrire, in occasione di eventi significativi come la Marcia della Pace dell’11 settembre scorso, soltanto un supporto logistico. Certo, la pace può essere strumentalizzata. Restano in merito scolpite le parole del vescovo mons. Goretti: ‘Una pace usata è una pace tradita’. Ma anche in caso di eventuali strumentalizzazioni resta sempre fuori posto una intransigente chiusura. È bene dunque che le istituzioni civili di Assisi dimostrino partecipazione a simili manifestazioni. Lunedì 3 e martedi 4 ottobre, festività di san Francesco patrono d’Italia, Assisi si unirà in preghiera con le genti dell’Emilia Romagna, regione designata ad accendere la lampada votiva. Una celebrazione presieduta nella basilica di Santa Maria degli Angeli dal ministro provinciale dei frati minori padre Massimo Reschiglian darà inizio alle 11 del 3 ottobre alle solennità francescane. Frate Iacopa offrirà presso la cappellina del Transito il panno cenerino, mostaccioli, ceri ed incenso; la comunità angelana farà omaggio di fiori. Nel pomeriggio dello stesso giorno il corteo, che vedrà tra i vari rappresentanti istituzionali la presenza del sindaco Giorgio Bartolini, sarà ricevuto nella basilica dal custode del convento della Porziuncola padre Alfredo Bucaioni. La commemorazione del Transito di San Francesco sarà presieduta dall’arcivescovo di Ravenna-Cervia mons. Giuseppe Verucchi. Nella mattina del 4 ottobre il corteo verrà accolto presso la basilica di San Francesco dal custode del Sacro Convento padre Vincenzo Coli. La concelebrazione nella Cappella papale alle ore 10 coinvolgerà l’arcivescovo di Bologna mons. Carlo Caffarra ed il vescovo di Assisi mons. Sergio Goretti. Dopo l’accensione della lampada votiva da parte del sindaco di Bologna Sergio Cofferati, saluterà i convenuti, raccolti nella piazza inferiore, il ministro generale dei conventuali padre Jachim Giermek; sono previsti in successione l’intervento del presidente della regione dell’Emilia Romagna Vasco Errani e il messaggio del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. L’arcivescovo di Ferrara-Comacchio mons. Paolo Rabitti presenzierà alle 16 i vespri, quindi un nuovo corteo raggiungerà il prato della basilica superiore dove pellegrini e devoti potranno ascoltare la benedizione all’Italia e al mondo.

AUTORE: Francesco Frascarelli