Gli insegnanti si mobilitano

Scuola. Azioni del Coordinamento docenti scuola pubblica di Perugia

Questa volta sono stati loro ad alzare la voce. E lo hanno fatto per difendere “l’istruzione pubblica dalla mannaia dei tagli e dalla pseudo-riorganizzazione ministeriale”. Sono i docenti di Perugia, e del territorio, che si sono ritrovati giovedì 4 novembre in un incontro pubblico, promosso dal Coordinamento docenti scuola pubblica, presso la sala della Partecipazione di palazzo Cesaroni a Perugia. Il loro punto di contatto e raccordo è la piattaforma www.docentiscuolapubblica. blogspot.com. Erano in tanti, provenienti da istituti e scuole di ogni ordine e grado, insieme a rappresentanti dei genitori, degli studenti e giovani universitari. Oltre che l’Alessi e il Mariotti, da cui è partita, la mobilitazione ha coinvolto anche molti altri istituti dentro e fuori Perugia. Un’occasione per manifestare, dall’interno della scuola, il disagio esistente e comunicare l’adozione di nuove forme di astensione dal servizio: stop ai viaggi di istruzione, alle attività aggiuntive, alle supplenze volontarie, e niente corsi di recupero. “La nostra protesta – è stato detto da più parti – non nasce da una rivendicazione sindacale: ciò che ci preme di più è di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sul pericolo che corre la scuola”. In particolare l’aumento del numero degli alunni nelle prime classi (27-31), la soppressione dei corsi sperimentali, il taglio delle risorse per le attività di sostegno e recupero, la riduzione dei fondi per le supplenze. Tanti gli insegnanti che si sono alternati al microfono. Solidarietà è stata espressa anche verso i tanti colleghi precari espulsi dalla scuola in nome della razionalizzazione: l’assetto organizzativo voluto dal ministro – sottolinea Annita De Amicis, insegnante di Matematica al liceo scientifico Alessi di Perugia e punto di riferimento del Coordinamento – prevede infatti la ridefinizione dei curricula nei diversi ordini di scuola, con meno ore e meno materie per tutti”. Alba Cavicchi, insegnante di Filosofia al liceo classico Mariotti di Perugia, sostiene che l’adesione al blocco dei viaggi di istruzione è almeno nella sua scuola “superiore al 70 per cento”. (mentre negli altri istituti è inferiore al 50%). “Un numero di firme al documento molto alto – specifica – che testimonia un disagio profondo nel corpo docente rispetto ad una scuola dove risulta impossibile assicurare davvero a tutti il diritto ad un’istruzione di qualità, in grado di rimuovere gli ostacoli economici e sociali di partenza: a cominciare dagli alunni con disabilità, che vengono sempre più lasciati soli”. All’incontro era presente anche Anna Piazza dell’Associazione genitori (Age) di Perugia, lei stessa insegnante. “Ritengo – ha detto a La Voce – che questa mobilitazione degli insegnanti vada sostenuta e fatta capire bene, in primo luogo ai genitori. Non è solo una rivendicazione ma è l’invito a riflettere tutti, genitori, studenti, istituzioni, cittadini, sulla poca considerazione e sulle scarse risorse che si dedicano alla formazione dei giovani. Durante l’incontro dagli interventi è venuta fuori tutta la passione con la quale questi insegnanti fanno il loro lavoro, ma anche tutto il disagio che provano, a fronte – commenta – di critiche che spesso si sentono rivolgere sia da parte dei genitori che della gente comune. Un lavoro che non si esaurisce nella didattica mattutina a scuola, ma che prosegue nel pomeriggio, a casa come a scuola, per preparare la lezione del giorno dopo. L’Age auspica fortemente che si crei quella rete di comunicazione tra tutti i soggetti presenti nella scuola (docenti, studenti, genitori, personale Ata, enti locali), punto di partenza fondamentale nella ricerca di obiettivi e strategie comuni per una lotta costruttiva che ci veda concordi e compatti. La nostra intenzione, come associazione, è quella di riaprire un dialogo con le famiglie, le istituzioni locali, le forze politiche sul ruolo della scuola pubblica nella società di oggi. E vorremmo farlo all’interno della scuola, con degli incontri con i genitori”. Intanto i docenti del Coordinamento si sono dati appuntamento ieri, giovedì, presso il liceo scientifico Alessi, per decidere come dare seguito alle decisioni prese, e soprattutto sul modo in cui coinvolgere i genitori.

AUTORE: Manuela Acito