Il Vangelo vale anche per i politici

DIOCESI. Lectio divina del Vescovo con i politici nell’ambito della scuola di formazione “Agorà”

Un chiaro e forte richiamo ad uno “stile” alto ed evangelico per tutti coloro che, da cattolici, si vogliono impegnare, o sono già impegnati da tempo, nel sociale e nel politico. Questo è il monito espresso dal vescovo di Città di Castello, mons. Domenico Cancian, in occasione della lectio divina svolta il pomeriggio del 29 gennaio presso i locali del seminario tifernate. All’incontro, promosso dall’Ufficio diocesano per i problemi sociali, il lavoro, la giustizia e la pace guidato da Massimiliano Marianelli, hanno partecipato un gran numero di persone: davvero molti i politici locali, oltre a quanti seguono, ogni anno, gli incontri di “Agorà”. Il Vescovo, facendo proprie le idee espresse dal card. Angelo Bagnasco, non nasconde il “degrado, la confusione e la litigiosità che in questi tempi regna nella politica italiana”, sensazione resa ancor più grave dalla mancanza di uno “stile” politico esemplare. Eppure per i cattolici un chiaro exemplum di stile sono le beatitudini, vero cuore del Vangelo. Il Vescovo ha spiegato una ad una le beatitudini del testo evangelico. “Sono beati i poveri in spirito ossia gli umili, i sinceri, quanti agiscono con semplicità di cuore e di mente: di loro sarà il regno dei cieli. Beato pure chi tribola, chi patisce dolore, poiché chiunque ad un certo punto della vita può soffrire: questi verrà consolato. Beati anche i miti, quanti lavorano con calma e pazienza, senza fretta eccessiva né molle lentezza, dato che avranno in eredità la terra”. Umiltà di spirito, fierezza nel dolore, calma nell’agire: queste dovrebbero essere le prime caratteristiche dell’uomo politico. “Beati quanti cercano sinceramente e appassionatamente la verità – ha continuato mons. Cancian –, quanti hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati. Beato poi chi arriva nella miseria e ne comprende l’essenza come limite invalicabile al male: così potrà diventare, come ricompensa finale, misericordioso. Beati quanti contemplano la meraviglia del creato essendo puri di cuore, poiché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace evangelica, come san Francesco, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati infine quanti saranno perseguitati e maltrattati, ma avranno la forza di non rispondere con la vendetta: di essi è il regno dei cieli”. Un uomo che cerca la verità, che sperimentando le situazioni-limite, contempla il creato, porta la pace e rifugge dalla vendetta: questi sono gli ultimi tasselli che completano il mosaico raffigurante chiunque voglia impegnarsi in politica e nel sociale.

AUTORE: Saverio Freddi