Ispirazione per l’impegno

La diocesi inaugura l'anno pastorale con il consueto pellegrinaggio alla Madonna del Ponte

La ripresa dell’attività pastorale vedrà la comunità diocesana riunita nel pellegrinaggio al santuario della Madonna del Ponte di Narni Scalo, che si terrà domenica 17 settembre. Un pellegrinaggio per la pace, per un impegno concreto nel mondo, che, da qualche anno, è divenuto un appuntamento di comunione e di condivisione dell’intera diocesi. Si è così recuperata un’antica tradizione legata ad uno dei più importanti santuari mariani del territorio, dove è custodita l’immagine di Maria con il Bambino, affrescata nella grotta all’interno del santuario, risalente al 1050 e da sempre molto venerata. Già in quel periodo i viandanti di passaggio lungo la via Flaminia avevano l’abitudine di soffermarsi davanti alla grotta, in segno di venerazione per la Madonna. Attorno alla grotta venne costruito il santuario, consacrato poi nell’anno 1728. Quello del 17 settembre sarà un pellegrinaggio per scendere più in profondità nella fede e nella storia, per cogliere una nuova forza, una nuova ispirazione, un nuovo impegno comunitario. Un pellegrinaggio che nella devozione mariana, nella cultura dell’amore e della pace, trova le sue radici. Le stesse che sono proprie della storia umbra, nella memoria di testimoni importanti di questa civiltà dell’amore, due pilastri della cultura di pace che ancora oggi sono fonte di ispirazione: san Benedetto e san Francesco. Al pellegrinaggio, oltre a sacerdoti e fedeli delle diverse parrocchie, del mondo dell’associazionismo, prenderanno parte anche gli studenti del IV corso di lingua italiana della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli che, dal 3 luglio, sono ospiti della diocesi per apprendere la lingua italiana. Alle ore 17 è previsto l’arrivo dei vari gruppi di pellegrini provenienti da ogni zona della diocesi e alle ore 18 la celebrazione presieduta dal card. Ivan Diaz, nuovo prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli e alla presenza del vescovo mons. Paglia e dei sacerdoti della diocesi.

AUTORE: Elisabetta Lomoro