La “lotta” degli artigiani

Nocera Umbra. Intervista al nuovo presidente dell’associazione artigiani, Diego Giuli

Venerdì 8 aprile, alla presenza del presidente provinciale Stelvio Gauzzi e del coordinatore comprensoriale, Franco Castellani, si è rinnovato il Consiglio direttivo della Associazione artigiani di Nocera Umbra. Nuovo presidente è stato eletto Diego Giuli. Vice presidente Erminio Nati, consiglieri: Patrizia Copparoni, Massimiliano Buffi, Gina Buffi, Agim Memolla. Alla assemblea hanno partecipato il presidente provinciale Stelvio Gauzzi e il coordinatore Franco Castellani. Abbiamo intervistato il neo presidente.Quanti sono gli artigiani aderenti alla vostra associazione? “Grazie al lavoro portato avanti in questi anni dal presidente uscente Antonio Ciaberna, la sezione di Nocera conta 118 iscritti”. Quali sono le principali difficoltà che gli artigiani incontrano in questo momento? “Sono molteplici. Ma quello che desta più preoccupazione e che tutti lamentano in questo difficile momento è l’accesso al credito. Si sta registrando un atteggiamento restrittivo da parte degli istituti bancari che, anche laddove accolgono le richieste delle imprese, pretendono garanzie eccessive e talvolta anche ingiustificate. Ciò aumenta le difficoltà delle aziende ad affrontare le negativa congiuntura. Inoltre si registra particolare tensione per la delicata situazione della Merloni che, in caso di chiusura definitiva, porterebbe sul lastrico numerose famiglie e con esse l’economia dell’intera fascia appenninica. Infine l’eccessivo carico di adempimenti burocratici e fiscali che non distinguono le aziende secondo le dimensioni e pertanto penalizzano in particolare il settore artigiano, caratterizzato in prevalenza da imprese di tipo familiare e, pertanto, non strutturate per sostenere il carico e i costi che ne conseguono. Questo incide sensibilmente sui prezzi dei loro prodotti, al punto che spesso vengono esclusi dal mercato, oggi falsato anche dalla concorrenza orientale che produce a costi inferiori e senza il rispetto delle più elementari norme di sicurezza, ambientali e di tutela dei lavoratori”. E gli obiettivi da raggiungere? “Sono molteplici. Anzitutto si intendono organizzare corsi di formazione e aggiornamento per il personale dipendente, spesso straniero e con difficoltà di lingua o di istruzione. Nei programmi vi è pure l’intenzione di migliorare i servizi agli associati, allacciare nuovi rapporti e collaborazioni al fine di tutelare le piccole imprese artigiane, incrementare l’informazione, organizzare iniziative di supporto per le aziende in difficoltà. Insomma, una associazione che miri a tutelare l’impresa attraverso la salvaguardia degli uomini che la compongono, siano essi titolari o dipendenti”.

AUTORE: Massimo Bontempi