La morale della vita nascosta

Il liceo classico Plinio il Giovane promuove una serie di incontri sulla bioetica

Parlare di bioetica nelle scuole, così come nelle famiglie, è sempre un problema. Vuoi per la delicatezza e per la complessità del tema, vuoi per l’età non ancora matura dei ragazzi che, d’altra parte, chiedono maggiori informazioni specialmente per quanto riguarda la sessualità. Un’iniziativa lodevole sono una serie di incontri formativi promossi dal liceo classico ‘Plinio il Giovane’ di Città di Castello, nell’ambito della collaborazione scuola-famiglia. Già si sono tenuti i primi due: uno presso l’istituto con relatrice la dott.ssa Gabriella Paci, nel pomeriggio di sabato 19 gennaio; l’altro presso l’auditorium di Sant’Antonio con relatore il dott. Corrado Bagliolo il 23 gennaio. Davvero interessante l’incontro con la dottoressa Paci, ginecologa del Policlinico Gemelli di Roma, la quale ha sviluppato il tema: ‘Bioetica della vita nascosta’. Mediante un approccio psicologico, la dottoressa ha descritto dapprima una ‘fenomenologia’ del rapporto amoroso, poi ha analizzato il concetto di ‘colpo di fulmine’. Domandando, ma anche provocando gli studenti, ha cercato quindi di comprendere le loro esperienze. Successivamente, con l’ausilio di diapositive, la ginecologa ha trattato del tema della fecondazione, commentando fase per fase l’inizio di una nuova vita. Ha illustrato tecniche per capire il ciclo della donna, così da regolare naturalmente le gravidanze. Il messaggio finale è stato chiaro: ‘Spesso l’aborto non è una scelta, ma una costrizione. Inoltre, l’aborto è un’illusione, quella di aver tolto completamente il feto: ci sono dei comandi di comunicazione che fanno percepire alla donna la mancanza del bambino. Questa presenza nell’assenza dura per sempre’. Presenti all’incontro il dirigente scolastico del liceo classico Maria Rosella Mercati, alcuni professori e il dottor Renzo Tettamanti, della federazione regionale Movimento per la vita.

AUTORE: S. F.