La quinta porta di Gualdo Tadino Solidarietà con l’Amazzonia

Varato il progetto 'Quintaporta' con il quartiere di Manaus 'Citade de Deus'

Le quattro porte di Gualdo Tadino divengono cinque. No, non è uno scoop sul Palio di San Michele Arcangelo, ma l’annuncio dato durante la conferenza stampa di venerdì scorso, 25 luglio, presso la Sala consiliare del Municipio di Gualdo Tadino. La quinta porta della città sarà il quartiere ‘Citade de Deus’, la comunità missionaria creata a poca distanza dal centro di Manaus (la più importante città dell’Amazzonia brasiliana) da parte dei frati cappuccini gualdesi. In previsione del primo centenario della missione dei cappuccini gualdesi a Manaus (1909-2009), la città di Gualdo Tadino ha deciso di ‘adottare’ i 70.000 abitanti della poverissima favela, in cui i religiosi umbri diffondono non solo la parola di Dio ma anche cibo, vestiario, istruzione, educazione da quasi un secolo. L’ambizioso progetto di solidarietà, denominato appunto ‘Quintaporta’ coinvolgerà non solo la comunità dei cappuccini di Gualdo Tadino, ma anche l’Amministrazione comunale, l’Associazione turistica Pro Tadino, tutte le associazioni volontarie gualdesi, l’Istituto scolastico ‘Bambin Gesù’ e le varie associazioni di commercianti ed imprenditori del territorio, oltre che i singoli cittadini gualdesi. Nel corso della conferenza stampa, il sindaco Rolando Pinacoli, ha assicurato la piena collaborazione delle istituzioni locali a favore del progetto, anche per l’affetto e la stima che tutti nutrono nei confronti dei frati cappuccini, in gran parte provenienti da Gualdo, ‘che hanno speso e a volte dato la loro vita per quella dei loro fratelli più sfortunati, con un impegno davvero eroico’. E, certo, d’impegno ne è stato profuso tanto se pensiamo che, quando padre Domenico Anderlini ‘ originario di Palazzo Mancinelli ‘ giunse in Amazzonia, si trovò attorno solo foresta e serpenti velenosi ed oggi la missione ‘Citade de Deus’ assiste oltre 70.000 persone, che vivono ai margini della popolosa metropoli amazzonica di Manaus. Con lui e dopo di lui hanno operato nella missione padre Luca Pachini, fra Giuseppe da Grello, fra Pio da Casacastalda e fra Ambrogio da Gaifana. Oggi sono i padri Evaristo e Fulgenzio Matteucci (fratelli, entrambi della frazione di Grello) e padre Mario Monacelli a tirare avanti l’ardua impresa di ‘Citade de Deus’. Il progetto ‘Quintaporta’ pone come primo obiettivo quello di finanziare la costruzione, su un terreno di proprietà della missione, di un edificio di 800 m2, la ‘Quinta taverna’ di Gualdo Tadino, che dovrebbe diventare il centro della comunità missionaria e sede delle varie attività assistenziali, sanitarie, educative e sociali. Il costo sarà di circa 90.000 euro. Subito dopo, il progetto finanzierà corsi di alfabetizzazione ed educazione civica, corsi professionali, ambulatori per l’assistenza delle gestanti e dei neonati e consultori medici ed, infine, un banco alimentare. La raccolta dei fondi, oltre a quelli promessi dall’Amministrazione comunale, avverrà in modo spontaneo e in diverse occasioni tramite collette durante le quali ognuno sarà chiamato a versare, spontaneamente, solo un euro. Ogni ente, ogni scuola, ogni ditta potrà quindi essere sede di una colletta ed ognuno dovrà versare al massimo un euro per volta, per non discriminare quelli che non possono contribuire di più. Lo slogan è infatti ‘un euro per ogni gualdese’. Allo stesso modo saranno organizzate collette durante gli eventi sportivi, le sagre, i concorsi e le manifestazioni culturali. L’Associazione turistica Pro Tadino, per esempio, ha annunciato che destinerà al progetto un euro per ogni tesserato ed analoghe iniziative si attendono dalle più importanti industrie del territorio. E chi vorrà, potrà anche contribuire di persona con un soggiorno nella missione, durante il quale opererà insieme ai padri cappuccini e agli altri volontari già sul posto. (Per informazioni: 0759150233 o 075912172.)

AUTORE: Pierluigi Gioia