La San Vincenzo fa un bilancio del 2006.

Aumentano del 20% gli aiuti alle famiglie in difficoltà

L’assemblea annuale della San Vincenzo de Paoli riunisce tutti i volontari delle 15 conferenze presenti nella diocesi, per fare il punto della situazione sull’attività svolta nel 2006 e una verifica riguardo le problematiche sociali emergenti nel territorio provinciale. Dalla relazione della presidente uscente Antonella Catanzani che, dopo 10 anni alla guida del consiglio centrale, lascia l’incarico alla nuova presidente Anna Lavecchia Di Tocco, è emersa una realtà della San Vincenzo in crescita e in costante rinnovamento per far fronte efficacemente alle nuove esigenze sociali di un territorio che sta mutando sia per il diversificarsi delle forme di povertà, sia per l’accrescersi del disagio sociale, al quale si cerca di dare risposte con nuove modalità di assistenza. Il numero delle persone assistite dalla San Vincenzo è salito da 500 nel ’97 alle 1.900 nel 2006, tra cui si contano ben 600 famiglie, con un incremento del 20% nell’ultimo anno. Gli aiuti economici prestati nel 2006 sono stati di 110 mila euro circa. Sono stati distribuiti circa 550 quintali di generi alimentari raccolti presso il Banco alimentare di Perugia e in collette organizzate dalle conferenze. Varia la tipologia delle persone che chiedono aiuto: anziani soli, ragazze madri, ex carcerati senza speranza di reinserimento, giovani con problemi di droga ma ancor più di alcol, famiglie disgregate per problemi di debiti e mancanza di lavoro, persone che vivono in strada, famiglie che vivono con meno di 300 euro al mese, stranieri non ancora perfettamente integrati. Emerge poi una fascia di popolazione che, negli ultimi tempi, sta veramente faticando a vivere. La generazione dei quarantenni è più povera e ha meno prospettive rispetto ai propri genitori. E molti vivono grazie a loro o perché ancora mantenuti direttamente, o perché, anche se hanno una famiglia, vengono aiutati economicamente. ‘Ora nelle giovani famiglie il risparmio non c’è più, aumenta anzi l’indebitamento ‘ evidenzia la Catanzani – complice anche il sistema ormai generalizzato degli acquisti a rate. La situazione si fa più difficile quando con uno stipendio si devono mantenere gli studi dei figli o se sopraggiunge un banale imprevisto. Per tutti questi motivi, sempre più tra coloro che aiuta la San Vincenzo ci sono le giovani famiglie ternane, quelle che non hanno alle spalle i genitori ex lavoratori che ora con la pensione mantengono anche i nipotini’. Una crescita positiva si riscontra per quanto riguarda la presenza dei volontari. Nell’ultimo decennio sono state create 5 nuove conferenze parrocchiali, per un totale di 14 conferenze locali e una diocesana, in cui operano 110 volontari. L’ultima in ordine di tempo è la conferenza ‘Ozanam’, presieduta da Antonella Catanzani, dove si è creato un gruppo affiatato di 10 persone che, oltre alle tradizionali attività di conferenza, si alterna tutti i giorni nell’ufficio di via Aminale per aiutare ogni bisognoso che cerca aiuto. Un rinnovamento che ha permesso all’associazione di diventare un riferimento importante non solo per i poveri in cerca di aiuto, ma anche per il volontariato laico e cattolico operante nel sociale, che ha trovato nella San Vincenzo un valido partner per iniziative comuni. ‘Da parte nostra i poveri hanno ricevuto non solo assistenza materiale e morale ma integrazione, amicizia ‘ spiega Antonella Catanzani -. Si sono moltiplicate le iniziative a carattere generale: feste di Natale, cenoni di capodanno, giornate per gli anziani, pellegrinaggi insieme e tutto quanto possa servire a cementare il legame ‘familiare’ tra assistenti e assistiti’.

AUTORE: Elisabetta Lomoro