La scuola assume di nuovo

Con la ripresa delle lezioni in Umbria immessi in ruolo oltre 500 precari, dichiara la Dirigente regionale Maria Letizia Melina

Tutto è pronto per l’avvio del nuovo anno scolastico. Lunedì 12 settembre si parte in quasi tutta la regione, salvo scelte diverse fatte in autonomia da alcuni istituti. “Tutto sta procedendo per il meglio perché l’anno cominci con i migliori auspici” spiega Maria Letizia Melina, dirigente dell’Ufficio scolastico dell’Umbria, per vent’anni alla direzione del Sistema informativo – acquisizione e gestione risorse umane del Ministero dell’Istruzione; è approdata in Umbria il 17 gennaio scorso. “Mi sono subito trovata bene a Perugia. Ho sperimentato una scuola dinamica, attiva, con voglia di fare, di progettare. Non sempre è stato facile portare avanti il lavoro, sia perché si tratta di un settore caratterizzato da una normativa complessa e in continua evoluzione, sia perché la riduzione di organico ha interessato anche la struttura dell’USR e degli ambiti territoriali provinciali”. Il 31 agosto si sono concluse le operazioni per l’immissione in ruolo di 506 docenti precari (di cui 396 a Perugia e 110 a Terni) e 534 personale Ata (di cui 441 destinati a Perugia e 93 a Terni). “Per il 50% – prosegue – verranno presi dalle vecchie graduatorie, quelle del concorso del 1990 e del 1999; la restante parte dalle graduatorie ad esaurimento. In tutto gli iscritti nelle graduatorie sono 3.396. I posti di organico docente, al fine di assicurare la piena fruizione dell’utenza dell’Umbria, sono stati incrementati di 50 unità da 9520 a 9570 complessivi. Dal 2 settembre sono partite anche le operazioni per la nomina delle supplenze che si concluderanno il 10 di questo mese”. In tutto tra Perugia e Terni saranno conferiti 1.357 incarichi, di cui 1.058 a Perugia e 299 a Terni. La maggior parte di queste supplenze (303) saranno destinate alla scuola superiore di II grado. I docenti assunti in ruolo andranno a coprire in parte i 394 (tra Perugia e Terni) pensionamenti al 1° settembre 2011 e i 61 (sempre delle due province) pensionamenti per raggiunti limiti d’età. I docenti assunti in ruolo andranno a coprire in parte i 394 (tra Perugia e Terni) pensionamenti al 1° settembre 2011 e i 61 (sempre delle due province) pensionamenti per raggiunti limiti d’età al 1 settembre 2012. Per effetto dell’art. 64 del D.L. 112/2011 convertito nella legge 133/2008, sono stati tagliati 246 posti per docenti, la maggior parte dei quali (161) nella scuola superiore di II grado. Formazione dei docentiLunedì pomeriggio si è svolto un incontro tra l’Ufficio scolastico e il Rettore dell’Università per la pianificazione e programmazione di corsi di laurea per l’insegnamento in osservanza a quanto previsto dal DM 249/2010. “Il numero dei docenti sarà calcolato sulla base degli effettivi fabbisogni – sottolinea Melina -, un sistema con il quale si spera di ridurre il precariato. La persona che farà la formazione avrà così la possibilità dell’immissione in ruolo direttamente, permettendo di potenziare anche la conoscenza delle nuove tecnologie e dell’inglese”. Insegnanti di sostegnoSono oltre 2.500 le certificazioni di disabilità in Umbria. C’è stato un incremento di 111 unità rispetto all’anno scorso, la maggior parte stranieri. “Per far fronte a questa situazione – dice Melina – sono stati attivati 1.174 posti di sostegno, di cui 931 a Perugia e 244 a Terni. Ora il rapporto è di circa 1- 2,13 insegnanti per studente. Un dato che ci pone in linea con quello nazionale che è di uno a due”. È notizia di qualche giorno fa che sono state varate dal Ministero le linee guida in attuazione della legge che riconosce la dislessia e gli altri disturbi dell’apprendimento. “A questo proposito – spiega la dirigente – ho intenzione di avviare una attività di formazione – informazione rivolta ai dirigenti e ai docenti per porre in atto delle azioni che favoriscano l’inclusione di questi ragazzi”. Accorpamenti? Fa ancora discutere la questione della razionalizzazione della rete scolastica. Si attendono in merito le direttive della Regione. La legge 111 del 2011 dice che gli istituti con meno di mille alunni andrebbero aggregati in istituti comprensivi comprendenti la scuola dell’infanzia, la primaria e la secondaria di I grado al di sotto dei mille studenti, con cessazione delle autonomie scolastiche delle scuole costituite in modo separato. Le scuole con un numero inferiore a 500 o 300 potrebbero rimanere, ma senza dirigenze scolastiche titolari, cioè con un dirigente scolastico con funzione di reggenza. Una bella rivoluzione. Attualmente si salveranno soltanto 4 istituti comprensivi: Assisi II circolo, il “Mameli” di Deruta, il “Volumnio” di Ponte San Giovanni e il “Marconi” di Terni. Per dodici istituti al di sotto dei 500 alunni bisognerà vedere cosa deciderà la Regione. Manuela Acito

AUTORE: Manuela Acito