“La sua vita è stata una pazzia d’Amore”

Anno veronichiano: traslazione del corpo della Santa in cattedrale

Nel primo numero del nuovo anno ritorniamo sul “giubileo veronichiano” che è iniziato con la traslazione del corpo di santa Veronica Giuliani in cattedrale, il 26 dicembre. Una cattedrale gremita di persone ha accolto con entusiasmo la teca contenente il corpo di santa Veronica, che non usciva dal monastero delle Cappuccine da quasi cinquant’anni; al suo ingresso in duomo, inoltre, le reliquie sono state accolte dal Gloria cantato dalla Corale “Marietta Alboni” che, subito dopo l’arrivo in cattedrale della santa, ha tenuto un concerto di musica sacra. Durante l’esibizione sono inoltre stati letti alcuni scritti tratti dall’enorme produzione diaristica, poetica ed epistolare di santa Veronica. “Tutta la vita di santa Veronica Giuliani è stata dedicata alla ricerca di Cristo – ha affermato il vescovo tifernate, mons. Domenico Cancian –, la sua vita è stata una pazzia d’amore, cercato, accolto e abbracciato in Gesù Cristo”. Un altro importante appuntamento, per le celebrazioni dell’anno veronichiano, è poi stata la solenne celebrazione eucaristica, presieduta dal Vescovo diocesano e concelebrata assieme all’arcivescovo metropolita di Perugia e vicepresidente della Cei, Gualtiero Bassetti, e a gran parte dei vescovi dell’Umbria. “La vita di santa Veronica potrebbe essere riassumibile nelle sue ultime parole: ‘Ho incontrato l’amore. L’amore si è fatto vedere’ – ha dichiarato il vescovo Cancian durante l’omelia della celebrazione. – Veronica, così, con il suo amore sponsale con Gesù Cristo, è una maestra per l’uomo di oggi che ha bisogno più che mai di amare ed essere amato. Tra Dio e l’uomo può infatti svilupparsi un grande amore che li unisce profondamente e totalmente fino a diventare ‘una sola cosa’. Una sola cosa con Gesù, come Gesù è una sola cosa con il Padre”. “Veronica è santa non tanto perché ha parlato e scritto di Gesù – ha continuato mons. Cancian – ma perché ha accettato di incontrarlo, seguirlo, accoglierlo, abbracciarlo nella sua umanità santissima. Gesù è il maestro, la guida, la scuola, la verità, ma soprattutto l’amato del suo cuore, l’unico suo tesoro”. La celebrazione si è infine conclusa con una preghiera scritta dalle stesse suore Cappuccine che vivono oggi nel monastero dove passò la sua vita la santa per invocare l’intercessione di Veronica per tutta la città e la Chiesa. La Penitenzieria apostolica ha concesso l’indulgenza plenaria in occasione dell’Anno veronichiano (27 dicembre 2010 – 27 dicembre 2011). I fedeli che vorranno potranno ottenere l’indulgenza secondo le consuete modalità visitando, a Città di Castello, la chiesa cattedrale o la chiesa del convento del monastero di Santa Veronica Giuliani o la chiesa parrocchiale di Santa Veronica.

AUTORE: Francesco Orlandini