La vita, il primo dono

Nella basilica di Santa Maria degli Angeli, che “avvolge” maestosa la primitiva Porziuncola del Poverello di Assisi, è stata celebrata la Veglia di preghiera per la vita. Dalle ore 21 sono affluite da tutta l’Umbria centinaia di persone che hanno assistito al commovente rito presieduto da mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino. Con il patrocinio della Conferenza episcopale umbra, l’incontro è stato riproposto per il quinto anno consecutivo. La questione è troppo importante per il futuro di una armoniosa crescita dell’umanità. “Il nascituro – si legge nel messaggio della Commissione episcopale – non è una questione opinabile, non è una fantasia, non è un’illusione. L’inviolabilità della vita umana nascente non è solo un Comandamento, ma anche una legge naturale inscritta nel cuore di ogni uomo e di ogni donna, valida per qualsiasi credo”. Lo ha con forza sottolineato Benedetto XVI ricordando che “la vita è il primo dei beni ricevuti da Dio”. Sono più di 150 mila gli aborti accertati che ogni anno vengono praticati in Italia; e l’Umbria è tra le regioni dove la vita nascente è tra le più minacciate. Per difendere i diritti dei bambini “non ancora nati” è sorta da alcuni anni la Veglia, che ormai ha assunto una dimensione nazionale. Ne sono promotori e organizzatori l’Ordine francescano secolare, l’associazione privata di fedeli “Progetto Gemma: adozione prenatale a distanza” e la federazione umbra Movimento per la vita. Noemi Riccardi, delegata nazionale per la Giustizia e la pace, ha fatto sapere che tutto l’Ofs d’Italia è stato in “unione di preghiera” con i fratelli convocati a Santa Maria degli Angeli. Nell’animazione della veglia si sono alternati i promotori delle varie organizzazioni: per l’Ofs la ministra regionale Maria Blasucci Ciri e il viceministro Alberto Ridolfi; per il Mpv regionale Vincenzo Silvestrelli; per il Mpv di Terni, Alberto Virgolino; per il Mpv di Foligno, Angelo Filardo. Tra i numerosi esponenti del mondo ecclesiale erano presenti l’assistente ecclesiastico dell’Ofs regionale padre Francesco Santinelli e gli assistenti spirituali del Mpv, don Demetrio e don Riccardo. Commentando il Vangelo di Luca, il Vescovo ha detto con vigore che Gesù è la sorgente della nostra vita. “E la vita deve essere apprezzata, sostenuta e difesa”. L’incarnazione di Gesù è il “cordone” che ci alimenta di certezze “nel mondo delle incertezze”. È lui stesso che si dà “per essere verità unica e unica certezza”. Nel grembo di sua madre, Egli ci rivela la grandiosità della sua opera, con l’uomo elevato a “punto di convergenza dell’universo”. La vita e la luce si intrecciano, e noi – ha detto ancora mons. Sorrentino – siamo testimoni di questa luce per combattere le tenebre con fermezza, solidarietà, carità. Tutta la Chiesa è con noi nella difesa della vita. Siamo il popolo della vita che attinge forza e amore dal Corpo e dal Sangue del Cristo.