L’abbraccio di Gualdo al Vescovo

Mons. Domenico Sorrentino ha visitato sabato scorso la città, dove ha celebrato la messa, accolto da un bagno di folla e dalle autorità

‘Vorrei salutarvi uno per uno, ma temo non sia proprio possibile visto il vostro numero’ ha commentato alla fine della celebrazione eucaristica il nuovo vescovo Domenico Sorrentino, in visita a Gualdo Tadino il 25 febbraio. Una celebrazione eucaristica solenne durata oltre due ore e terminata alle 20.15. In realtà, la cerimonia ufficiale di accoglienza del nuovo vescovo era iniziata tre ore prima, alle 17.15, quando mons. Sorrentino è stato accolto in una piazza Martiri insolitamente movimentata dalla banda musicale ‘Città di Gualdo Tadino’ diretta dal maestro Sesto Temperelli. Nemmeno il tempo di qualche applauso, di un breve bagno di folla e di qualche stretta di mano, che mons. Sorrentino è stato accolto presso la Sala consiliare del Palazzo municipale, dove è spettato al sindaco Angelo Scassellati fare gli onori di casa, dando il benvenuto al nuovo pastore della diocesi e augurandogli una permanenza lunga ‘almeno come quella dell’indimenticato predecessore’. Alle 18 in punto, senza un istante di ritardo, in un pullulare di labari, stendardi e bandiere, l’ingresso in cattedrale del corteo comprendente il Vescovo e il clero gualdese, i membri delle confraternite gualdesi nei loro tradizionali costumi, l’Amministrazione comunale gualdese, i sindaci di Gualdo Tadino, Sigillo e Fossato di Vico, la polizia municipale dei tre comuni, i carabinieri nelle bellissime alte uniformi e i priori delle quattro porte, nei costumi rinascimentali del Palio. E, inoltre, scout, rappresentanti di tutte le scuole e di tutte le associazioni gualdesi, compresi alcuni atleti disabili del gruppo sportivo Tarsina. Un corteo variopinto, ma ordinato, che è entrato in basilica dal portone principale, che viene aperto solo nelle occasioni più importanti. All’interno, poi, il vescovo è stato accolto dalle note dell’Ecce sacerdos magnus intonate dal coro Cai ‘Raffaele Casimiri’ diretto, all’organo, dal maestro Claudio Felice Pericoli. Insomma: una basilica di San Benedetto che, anche se non gremita all’inverosimile, conteneva un autentico spaccato di tutta la società gualdese. Tutti hanno voluto contribuire e la folla variopinta che popolava le navate rappresentava davvero tutti, anche se è spettato al solo mons. Giancarlo Anderlini formulare al nuovo vescovo il più caloroso benvenuto e i più vivi auguri di una lunga permanenza alla guida della diocesi. E mons. Sorrentino, visibilmente colpito da un’accoglienza tanto festosa, ha ringraziato tutti per tanto gradita ospitalità, chiedendo di pregare per lui perché il Signore possa assisterlo nella sua azione pastorale a guida della diocesi.

AUTORE: Pierluigi Gioia