L’Avis unisce l’Italia nel 150° dell’Unità

A Castello l’assemblea regionale, nel 40° di fondazione

Si è tenuta il 10 aprile l’assemblea generale regionale dell’Associazione volontari del sangue, giunta al quarantesimo anno dalla sua fondazione. Presenti, nell’auditorium Sant’Antonio dove si è svolta l’assemblea, il rappresentante dell’Avis nazionale, i presidenti delle Avis provinciali di Perugia e di Terni, e i delegati delle 59 strutture associative comunali operanti in Umbria, rappresentanti quasi 28.000 donatori. Presenti inoltre per la Asl n. 1 il direttore amministrativo dott. Andrea Casciari e la dott.ssa Speranza Cucciaioni, responsabile del settore Emotrasfusionale. Ha dato il benvenuto e aperto la giornata il presidente regionale Giovanni Magara, cui è seguito il saluto del presidente onorario Gasperini e quello di Francesco Emanuele, presidente regionale del Comitato italiano paralimpico che ha con l’Avis un protocollo di intesa. L’assessore Riccardo Celestini, portando il saluto delle istituzioni, ha ricordato come il 40° anniversario dell’Avis cada nei 150 anni dell’unità italiana e come l’Avis funzioni in tutte le regioni come un collante per tutta l’Italia. Dai molti che hanno preso successivamente la parola, è stato ricordato, fra l’altro, come la Banca Monte dei paschi di Siena abbia emesso una carta prepagata in base alla quale per ogni transazione viene dato 1 euro all’Avis, e anche come 10.000 persone si sono viste recapitare nell’ultimo anno una terapia salvavita. Attraverso un video, il presidente nazionale Vincenzo Saturni ha messo in evidenza l’importanza del volontariato in Italia e in tutta Europa e la necessità di coinvolgere sempre più cittadini. Si è soffermato sull’importanza di un lavoro di concerto di tutte le strutture e della compartecipazione a livelli regionali per giungere all’autosufficienza in un’ottica nazionale e anche internazionale. Non ha mancato di sottolineare come la donazione del sangue sia indicatore di salute dando una pronta comunicazione. La dott.ssa Cucciaioni ha sottolineato l’importanza della sicurezza nel sistema sangue, in Italia come in qualsiasi luogo dell’Europa. Dopo l’approvazione del verbale dell’anno precedente e quella del bilancio preventivo finanziario Giovanni Magara ha ripreso la parola per far presente, nel campo della solidarietà e dell’integrazione razziale, come sia necessario, oggi che ci si trova di fronte a immigrati di vari Paesi, conoscere di quali malattie e patologie infettive possano essere portatori. Ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale dove può essere magari esportato il nostro modello. Non si è mancato nel corso dell’Assemblea di parlare della Consulta giovani e sono stati infine presentati i progetti dell’associazione per il 2011.

AUTORE: Eleonora Rose