Le azioni dell’uomo motore di sviluppo

Incontro al palazzo vescovile per inaugurare il III anno della scuola 'Agorà'. Tema dell'incontro 'Agostino e le due città'

La settimana scorsa è iniziato il terzo anno della scuola di formazione politica e sociale ‘Agorà’, promossa dall’Ufficio diocesano per i problemi sociali, il lavoro, la giustizia, la pace e la salvaguardia del creato, e patrocinato dall’Ufficio per le comunicazioni e la cultura. Quest’anno ‘Agorà’ affronta la tematica ‘Sviluppo e non sviluppo’, cercando di indagare il significato del concetto di ‘sviluppo’ e le modalità con le quali le nazioni e i popoli possano svilupparsi. Ma prima di tutto, a ben vedere, non possiamo parlare di sviluppo senza interrogarci sull’agire politico e sociale dell’uomo, o meglio sulle forme e suoi contenuti che dovrebbero caratterizzare le azioni dell’uomo impegnato politicamente e socialmente. Tale questione è stata affrontata, appunto, nel primo incontro, tenutosi sabato 7 marzo presso la sala S. Stefano del palazzo vescovile di Città di Castello. L’incontro, dal titolo ‘Agostino e le due città’. Impegno dei laici nel sociale e nella politica, è stato tenuto da Donatella Pagliacci, ricercatrice dell’Università di Macerata e Giovanni Catapano, ricercatore dell’Università di Padova, con la moderazione di Massimiliano Marianelli, direttore dell’Ufficio per i problemi sociali. Dopo il saluto iniziale del vescovo, mons. Domenico Cancian, proprio Massimiliano Marianelli ha ricordato l’intento formativo di ‘gorà’con un forte invito alla partecipazione attiva alla vita della polis, auspicando che ‘li eletti, in modo speciale riferendoci a quelli che seguono il percorso di Agorà, si rendano disponibili ad un confronto con i propri elettori. Confronto periodico, ma per tutto il mandato, su temi di attualità, ma anche come occasione di confronto sui temi per i quali è stato chiesto un mandato di rappresentanza’ Nel suo successivo intervento, Giovanni Catapano ha ricostruito la genesi della Civitas Dei di Agostino, riassumendone i contenuti e i temi più salienti. ‘Secondo Agostino’, ha concluso Catapano, ‘la religione cristiana non è irrilevante per la vita politica. Indicando e testimoniando la vera gerarchia dei beni che vede Dio al vertice e subito dopo la persona umana nella sua dignità di imago’. Dei, e fornendo mediante i sacramenti la grazia che dà la forza di rispettare il corretto ordine delle cose, il cristianesimo contribuisce in misura determinante a fornire alla convivenza politica quel fondamento di giustizia ‘ intesa quale virtù dei cittadini ‘ tolto il quale i regni si riducono a grandi bande di briganti’ Di taglio più teologico la relazione di Donatella Pagliacci, che ha offerto una lettura del Civitas Dei evidenziandone le tematiche della relazione e della pace nella società umana. ”indagine agostiniana, ha detto la Pagliacci, muove dal riconoscimento del nesso esistente tra amore e bene. In particolare, l’amore verso i fratelli, che Agostino interpreta in senso spirituale, identificandoli nei credenti, riapre la domanda sull’origine, facilita e permette l’effettiva apertura nei confronti dei non credenti. L’attitudine dei cristiani di vivere pienamente la loro fraternità in Cristo rappresenta il primo passo per sviluppare le doti di accoglienza e dedizione nei confronti di coloro che vivono lontani dalla fede’ Così, è possibile concludere che per Agostino ”ordine, pace e giustizia sono le condizioni fondamentali per la piena realizzazione del benessere individuale e sociale. La ricerca della pace ha il duplice merito di sottolineare un termine comune a tutti gli uomini e di renderli partecipi della tensione verso un fine condiviso che, superando le differenze personali e culturali, accorcia le distanze e unisce gli esseri nel cammino verso la meta’ Nel sito www.agoracastello.org aggiornamenti sulle lezioni.

AUTORE: Saverio Freddi