C’è il rischio di rimanere “irretiti dalle fatiche quotidiane o dagli allarmi sociali che da ogni parte e in più modi ci raggiungono e ci trafiggono”. Non nasconde le difficoltà del periodo storico che stiamo vivendo, il vescovo Luciano Paolucci Bedini, pastore delle diocesi di Gubbio e di Città di Castello.
“Mentre tante voci – scrive alle sue comunità – sembrano dirci di frenare, di chiuderci, di difenderci, di evitare di esporci, di rischiare il nuovo, di sperare il meglio, l’unica voce della parola sacra ci invita ad alzarci e riprendere il cammino verso Colui che viene per noi e per la nostra salvezza”.
Un messaggio tra realismo e speranza
Il messaggio per il Natale ormai alle porte è di grande realismo e – al tempo stesso – di profonda speranza. “Come nell’evento dell’Incarnazione del Figlio di Dio, senza nostra supplica o impegno, il Signore è entrato silenziosamente nella nostra storia – scrive ancora il vescovo Luciano -, così ogni giorno la sua presenza si manifesta nella comunità degli uomini con le forme e i colori della tenerezza, della vicinanza, della compassione, della cura e dell’accoglienza. La forza potente dell’Amore di Dio Padre continua ad accompagnare i passi dei suoi figli che attraversano con timore e smarrimento i giorni e i tempi. Un avvento continuo e fedele che non ci lascia soli e ci invita a guardare con fiducia e speranza il presente di cui siamo ospiti, certi di un futuro di libertà e di pace di cui siamo già eredi”.
L’invito del Vescovo è quello ad avere un duplice sguardo: da una parte al passato e alla memoria liturgica del Natale e, dall’altra, all’orizzonte di domani e al ritorno di quel Gesù che è “apostolo della vita piena e della vera pace”.
“È questo – continua – che noi cristiani crediamo e speriamo. È questo che la fede ci comunica e che insieme celebriamo. È questo che dà la direzione alla nostra vita e le impedisce di appiattirsi sul presente terreno. È questo che ci conforta a voler vivere la storia che ci è data attivamente, sporcandoci le mani, coinvolgendoci insieme, senza tirarci indietro, portando in ogni incontro il riflesso dell’attesa di Gesù”.
Un cammino che continua insieme
Infine, l’augurio natalizio alle due diocesi dell’alta Umbria, unite insieme dal giugno scorso proprio nella figura del Vescovo. “Alle comunità sorelle di Gubbio e di Città di Castello – scrive Paolucci Bedini – voglio augurare un cammino intenso, pieno di ascolto e di incontri luminosi, e un Natale nuovo, ricco di stupore, sintonizzato sui battiti del cuore di Dio, mai sazio di aprire porte e donare abbracci. Uniti camminiamo… Maranatha! Vieni Signore Gesù!”.
Le celebrazioni del vescovo Luciano a Gubbio
Per il primo anno, dal suo ingresso nel 2017 come pastore della Chiesa eugubina, il vescovo Luciano Paolucci Bedini dovrà dividersi fra le comunità diocesane di Gubbio e Città di Castello per le celebrazioni liturgiche natalizie. A Gubbio, celebra la santa messa del Natale del Signore alle ore 17 di domenica 25 dicembre, nella basilica di Sant’Ubaldo. Il primo gennaio 2023, solennità di Maria Santissima Madre di Dio e Giornata mondiale della Pace, il vescovo Luciano presiede la messa delle ore 18 nella chiesa di San Giovanni. Nel giorno dell’Epifania, alle ore 10 del mattino del 6 gennaio, celebra presso la casa di riposo “Mosca”.
…e quelle in diocesi di Città di Castello
Il 24 dicembre, alle ore 24, mons. Paolucci Bedini, celebra la messa della vigilia di Natale nella cattedrale di Città di Castello. Il 31 dicembre presiede il Te Deum sempre nella cattedrale tifernate alle ore 18.30. Nella “chiesa madre” dedicata ai patroni Florido e Amanzio si celebra anche la messa dell’Epifania alle ore 18.30. Il 30 dicembre, alle ore 21, il vescovo Luciano celebra la messa al santuario della Madonna delle Grazie per la “Festa della Santa famiglia” insieme alle famiglie della diocesi. Gli sposi rinnoveranno le loro promesse nuziali.