Libri colorati fatti in famiglia

Libri belli, coloratissimi ed educativi per bambini prendono vita sulle rive del Trasimeno, all’ombra di un sicomoro. Il lago è vero, viceversa l’albero è simbolico: si tratta del ‘Gruppo il Sicomoro’, composto da Antonio, Silvia, i loro due figli e i collaboratori. Perché quel nome? ‘Perché ci piace considerare ogni nostro libro come un albero verde e ospitale, sul quale i piccoli si possano arrampicare per vedere meglio Gesù’, come fece Zaccheo nel Vangelo. Sono nati entrambi a Perugia, Antonio Vincenti e Silvia Vecchini, rispettivamente nel 1969 e nel ’75, e sono entrambi laureati in Lettere; lei anzi continua a studiare all’Istituto teologico di Assisi, visto che le loro pubblicazioni hanno spesso come argomento la Sacra scrittura. Per meglio trarre ispirazione per i loro libri – che ‘vogliono essere un posto all’ombra dove sedersi per raccontare e ascoltare, viaggiando nella Bibbia e scoprendo l’amicizia di Dio’ – i due si sono spostati nel delizioso paesino di San Feliciano, in mezzo a pescatori, ulivi, e stradette a scalinate, decorate da vasi di fiori. Ma l’atmosfera rilassante non deve ingannare: quelli del Sicomoro sono attivissimi, tra edizioni illustrate dell’Antico e del Nuovo Testamento, storie di santi, sussudi per la catechesi e l’insegnamento della religione cattolica alle elementari. Proprio a questo settore si riferisce la loro ultima fatica, ‘I colori della pace’, un itinerario tra diversi Paesi del mondo, religioni, giochi ed esperienze per insegnare ai più piccoli il valore della pace. Silvia è la ‘penna’: scrive racconti, testi scolastici e materiale didattico. Antonio è il ‘pennello’, che disegna fumetti e illustrazioni non solo per il Sicomoro ma anche per quotidiani, riviste e agenzie pubblicitarie. Né i nostri si limitano a produrre carta stampata; l’impegno educativo riempie tutta la loro vita. Così, eccoli per esempio a Milano a realizzare insieme a un gruppo di bambini una cartina dei Luoghi santi, o alla libreria ‘Le cunegonde’ di Perugia (zona Madonna alta) a farli immedesimare con i Re magi. Lavorano in casa, in una stanza coloratissima, con colori, carta e computer, e se hanno bisogno di un parere sul disegno o sul testo ‘ lo chiedono ala piccola di casa che non sa ancora leggere. La loro avventura nasce con la decisione di fare un piccolo giornale ad uso della parrocchia, pensato per aiutare i bambini a conoscere il vangelo della domenica. È autoprodotto e anche auto distribuito sin dove arriva il passa parola. Per Silvia non è una novità, ha alle spalle gli anni da catechista quando preparava per i suoi bambini delle schede sul tempo liturgico. Antonio con il giornalino dà spazio alla sua passione per il disegno negli anni coltivata da autodidatta. Sono i primi tempi in cui sperimenta forme e colori, segue corsi di disegno, ma soprattutto nel contatto con i bambini impara ad entrare in sintonia con loro giungendo a dare un suo stile ai personaggi che disegna. Il loro lavoro è apprezzato da parroci, catechisti e bambini, così inviano il loro giornalino alle case editrici e Piemme li contatta per affidargli la realizzazione di sussidi per l’insegnamento della religione. A questo punto decidono di fare il salto e dedicarsi a questo lavoro a tempo pieno. Lui lascia la cooperativa sociale con cui lavorava, lei decide di iscriversi all’Istituto teologico di Assisi. Alla Fiera internazionale del libro illustrato per ragazzi di Bologna presentano il loro lavoro agli editori che vengono da tutto il mondo. Così accade che li contatta un editore della Malesia interessato alla loro proposta di una collana dedicata a Molly, la mucca di vetro. Così, grazie ad un computer e alla fantasia, sulle rive del Trasimeno nascono le favole per i bambini di Kuala Lampur.